Ammiraglio veneziano (Venezia 1324 - Manfredonia 1380)
 
Nel 1378 fu al comando della flotta veneziana durante la quarta guerra della Serenissima Repubblica contro i genovesi. A Porto d’Anzio -10 maggio 1378- si scontrò con dieci galee genovesi al comando di Luigi Fieschi e le vinse catturandone quattro. Più tardi gli furono affidate venticinque galee per cacciare dal Mar Adriatico la flotta genovese, forte di 22 galee. Lo scontro decisivo avvenne nel mare di Pola dove le galee veneziane di Pisani furono sconfitte dai genovesi di Pietro Doria.

Di ritorno a Venezia, Pisani fu condannato ma, nello stesso anno, il popolo veneziano chiese e ottenne la sua liberazione. Fu, dunque, nominato nuovamente capitano generale del mare per contrastare la pressione genovese che minacciava Venezia.
Riuscì a fermare le navi di Doria nel Canale di Brontolo e vinse i genovesi a Chioggia nel 1380.

Inviato dalla Serenissima Repubblica a respingere un nuovo attacco genovese diretto all’Istria e alla Dalmazia, Pisani, colpito da una malattia, trovò la morte a Manfredonia durante l’inseguimento della flotta nemica.

La salma di Vettor Pisani fu trasportata a Venezia dove fu inumata con grandi onori nella chiesa di San Antonio, poi rasa al suolo secoli più tardi dalle truppe napoleoniche.

Le sue spoglie si trovano nella chiesa dei Santissimi Giovanni e Paolo a Venezia.