Cenni bioografici dell'eroe - Antonio Marceglia è stato “un italiano di gran gran fede come sanno essere i nativi della sua generosa terra d'Istria […] un uomo d'alta statura, dai lineamenti forti. Ha un largo sorriso da una dentatura gagliarda. Parla con una voce da basso, pacata, e con fine arguzia". Marceglia viene così ricordato da Emilio Bianchi, suo compagno d'arme con il quale affrontò l'impresa di Alessandria e che con lui fu insignito della M.O.V.M. per i fatti di del 18 dicembre 1941.

Al Tenente di Vascello del Genio Navale Antonio Marceglia fu intitolata la Medaglia d'Oro al Valor Militare per i fatti che avvennero il 18 dicembre del 1941 nel porto d'Alessandria, M.O.V.M. assegnata anche agli altri 5 eroi di Alessandria: Luigi Durand De La Penne, Emilio Bianchi, Vincenzo Martellotta, Mario Marino e Spartaco Schergat. Antonio Marceglia, assieme al suo copilota Spartaco Schergat, forzarono le protezioni del porto di Alessandria a bordo di un SLC (Siluro a Lenta Corsa) per poi affondare la Nave da Battaglia inglese HMS Queen Elizabeth, portando così a termine quella che Valerio Junio Borghese definì “la missione perfetta".

Il motto - "Ardisco ad ogni impresa” è il motto di ardimento, coraggio e spirito di sacrificio, già appartenuto all’incrociatore Pola, di cui Nave Antonio Marceglia si fregia, a voler celebrare l’ardimentosa impresa del Marceglia ma anche i valorosi Marinai del Pola eroicamente caduti in battaglia e lo spirito di sacrificio che da sempre ha contraddistinto il personale dei mezzi d’assalto subacquei. Mezzi per i quali Antonio Marceglia, mentre era già destinato sul Sommergibile Ruggiero Settimo si offrì volontario nell’ottobre 1940 dimostrandosi subito dotato di una spiccata capacità di pilotaggio dei “siluri a lenta corsa”, oltre che di doti militari non comuni.

Nave Antonio Marceglia, con la prora rivolta verso il mare e il tricolore spiegato a poppa solca le onde fregiandosi del glorioso passato di quei sei italiani che “equipaggiati con materiale di costo irrisorio hanno fatto vacillare l’equilibrio militare nel Mediterraneo” (cit. Winston Churchill).