La storia riporta che la prima unità militare che portava il nome Vedetta fu l’avviso ad elica costruita dai Cantieri Navali La Foce di Genova, impostata nel 1862 e varata nel 1866. Entrò in servizio il 16 aprile 1869 e venne radiata il 30 agosto 1903.

L’avviso ad elica Vedetta fu la prima nave militare con scafo in ferro costruita in Italia. Nel corso della sua vita fu nave Ammiraglia della squadra permanente e ospitò spesso il Duca D’Aosta quale Comandante in Capo della Squadra Navale. Agli inizi degli anni settanta partì per il Mar Rosso allo scopo d eseguire studi di carattere geografico-militare sulla Baia di Assab.

Negli anni seguenti fu impiegata in Medio Oriente per una missione di carattere politico-internazionale. Fino al 1881 fece parte della squadra permanente dove però fu reintegrata, dopo un breve periodo durante il quale operò in acque territoriali per missioni di carattere nazionale, nel 1885. Rimase in servizio fino al 1901 quando fu destinata quale caserma galleggiante del distaccamento del C.R.E.M., presso l’arsenale di Venezia.

Trascorsi circa 35 anni il nome Vedetta tornò ad essere impresso sullo scafo di una nave; si trattava di un dragamine classe Vigilante, costruita dai Cantieri navali C.R.D.A. di Trieste e varata nel 1937.

Entrata in servizio nel febbraio 1938 venne radiata nel giugno 1951. La terza unità depositaria del nome Vedetta fu una corvetta antisom costruita dai Cantieri Arsenale di Brest.

Impostata nel dicembre 1953, fu varata nel settembre 1954. Entrò in servizio nel novembre 1959 e vi rimase fino all’ottobre 1977. Venne radiata il 1 maggio 1978. Inizialmente costruita su commessa degli Stati Uniti d’America, fu ceduta all’Italia nel 1959 dopo essere stata destinata prima alla Germania, poi all’Etiopia.

L’attuale nave Vedetta è un Pattugliatore Costiero, terza unità della Classe Esploratore, progettata specificatamente per assolvere la missione di peacekeeping nell’ambito della M.F.O., che opera nella penisola del Sinai.

Realizzata nell’ambito di un progetto di ammodernamento degli anni ottanta, Nave Vedetta e le tre unità gemelle hanno sostituito i gloriosi ex dragamine trasformati classe Alberi, per svolgere attività di pattugliamento nelle acque del Mar Rosso. Nave Vedetta, impostata il 14 febbraio 1995, è stata varata l’11 gennaio 1997 presso il cantiere C.L.E.M.N.A. di Cadimare (SP).

Dopo la benedizione del parroco di Cadimare, la Signora Santina Preda Cerrutti (moglie della M.O.V.M. Gian Carlo Cerrutti) ha dato inizio al varo con il taglio del nastro tricolore. L’Unità, lascia definitivamente il Cantiere, per essere consegnata alla Marina Militare Italiana, nel luglio del 1999 e raggiunge il teatro operativo nel febbraio 2001.

In relazione all’ambiente operativo ed alla missione, su queste Unità sono state particolarmente curate alcune caratteristiche costruttive quali il dislocamento ridotto, la velocità, l’autonomia e la vivibilità a bordo, privilegiando al massimo la semplicità e la economicità di impiego.

L’incremento delle caratteristiche d’automazione degli impianti della Nave ha permesso una riduzione dell’equipaggio a soli 16 militari. Il risultato finale è stato quello di disporre di unità in grado di assolvere pienamente i compiti operativi della missione M.F.O., quali il pattugliamento, la sorveglianza, la capacità di rapido rischieramento e la condotta di operazioni di ricerca e soccorso.