
Nome Unità |
Numero |
Cantiere di costruzione |
Impostazione |
Data di Consegna |
Pelosi |
S522 |
Fincantieri |
23.07.85 |
14.07.88 |
Prini |
S523 |
Fincantieri |
30.07.87 |
17.05.89 |
Longobardo |
S524 |
Fincantieri |
19.12.91 |
14.12.93 |
Gazzana |
S525 |
Fincantieri |
12.11.92 |
12.06.95 |
Il progetto della classe Sauro si inquadra quale naturale evoluzione dei sottomarini classe TOTI, unità estremamente silenziose e dotate di eccellenti doti di manovrabilità in immersione che parteciparono, con ottimi risultati, a tutte le più importanti esercitazioni interalleate nel Mediterraneo degli anni '70 ed '80.
Per la classe SAURO la Marina decise di mettere allo studio una nuova classe di sottomarini con prestazioni globalmente superiori. Venne quindi ordinata al cantiere di Monfalcone una prima serie di due battelli: il Sauro ed il Carlo Fecia di Cossato.
La loro realizzazione ebbe inizio alla fine degli anni ‘70 e mentre erano ancora in costruzione venne ordinata una seconda serie di due sottomarini della stessa classe: il Leonardo Da Vinci e il Guglielmo Marconi. Successivamente la M.M. ha commissionato, sempre al cantiere di Monfalcone, una terza serie di Sauro: il Salvatore Pelosi ed il Giuliano Prini.
Queste ultime unità, con mezzo metro di lunghezza in più rispetto ai precedenti, non rappresentarono il termine del progetto Sauro, in quanto altre due unità ulteriormente più grandi e con caratteristiche migliorate (IV^ Serie) furono impostate a metà anni '80 con i nomi di Primo Longobardo e Gianfranco Gazzana Priaroggia.
I sottomarini Sauro III e IV serie sono stati sottoposti a radicali lavori di ammodernamento (refitting) per renderli ancora più silenziosi e dotarli di un nuovo sistema di comando e controllo. I sottomarini della classe Sauro ammodernati rispondono pienamente alle attuali esigenze operative ed hanno ottenuto brillanti successi in numerose operazioni ed esercitazioni internazionali.
A seguito del ritiro dalla linea operativa dei battelli Sauro I e II serie, attualmente la componente subacquea dei batteli classe Sauro è composta dai sottomarini Pelosi, Prini, Longobardo e Gazzana.
Terza serie
Dati Principali |
Dislocamento in superficie |
1476 tonnellate |
Dislocamento in immersione |
1662 tonnellate |
Lunghezza f.t. |
64,36 m |
Diametro max f.o. |
6,8 m |
Apparato Motore |
3 gruppi Diesel/generatori - 1 motore elettrico di propulsione – 1 Batteria di Accumulatori divisa in due sottobatterie |
Velocità in superficie |
circa 11 nodi |
Velocità in immersione |
circa 20 nodi |
Armamento |
nr. 6 tubi lancia-siluri da 533 mm, siluri Whitehead A184 |
Equipaggio |
51 uomini |
Quarta serie
Dati Principali |
Dislocamento in superficie |
1683 tonnellate |
Dislocamento in immersione |
1862 tonnellate |
Lunghezza f.t. |
66,36 m |
Diametro max f.o. |
6,83 m |
Apparato Motore |
3 gruppi Diesel/generatori - 1 motore elettrico di propulsione – 1 Batteria di Accumulatori divisa in due sottobatterie |
Velocità in superficie |
circa 11 nodi |
Velocità in immersione |
circa 20 nodi |
Armamento |
nr. 6 tubi lancia-siluri da 533 mm, siluri Whitehead A184 |
Equipaggio |
51 uomini |
Concepiti negli anni ottanta come strumenti prevalentemente impiegabili per il contrasto alla minaccia subacquea del blocco sovietico, i sottomarini convenzionali della classe SAURO hanno subito notevoli migliorie e modifiche tecniche nel corso della loro vita, per consentirne l’adattamento alle esigenze operative del nuovo millennio.
In particolare, al termine degli anni novanta, il sistema di combattimento è stato oggetto di un profondo rinnovamento con l’istallazione del sistema sonar integrato STN Atlas – ISUS 90-20 e del sistema radio IRCS con capacità satellitare.
Le unità possono svolgere operazioni di sorveglianza occulta (controllo e difesa di particolari zone di mare), localizzazione, ombreggiamento ed attacco a sottomarini ed unità di superficie, appoggio ad operazioni speciali, raccolta di informazioni.
Caratteristiche salienti
Lo scafo resistente: di tipo a semplice scafo chiuso da calotte di estremità, lo scafo resistente è costruito in acciaio HY80 ed è suddiviso in 2 compartimenti stagni in cui sono ricavati i vari locali di bordo.

L’apparato di propulsione: la propulsione, di tipo Diesel elettrico, è strutturata su un’unica elica di propulsione mossa da un motore elettrico a doppio indotto. L’energia può essere fornita dai 3 gruppi Diesel dinamo e/o dalla batterie di propulsione a seconda dell’assetto di navigazione.
Come ogni sottomarino convenzionale questa classe è dotata di un impianto snorkel che permette di aspirare aria all’interno dell’unità, a quota periscopica, consentendo di ricaricare le batterie. |

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Il Sistema di Combattimento dispone di:
- Sistema integrato di Comando, Controllo e Lancio Armi ISUS 90-20 della tedesca STN ATLAS Elektronik , dotato di cartografia elettronica e capace di gestire i siluri italiani A184 mod.3 della ditta WASS;
- Impianto SONAR ISUS 90-20 della STN ATLAS Elektronik, dotato di base conforme in media frequenza, base circolare per sonar attivo, intercettatore in alta frequenza, sistema di rilevamento del rumore proprio;
- Sistema periscopico MOD.324 dell’americana Kollmorgen dotato di intensificatore di luce e apparati di videoregistrazione;
- Sistema ESM BLD 727 della ditta italiana Elettronica S.p.A.;
- Radar MM/BPS 704-V2 della ditta SMA;
- Sistema di Telecomunicazione integrato della tedesca Hagenuk Marinekommunikation
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