Littorio
Nave da battaglia



Profilo e pianta


Evoluzione ad alta velocità
estate 1940


Alla fonda con equipaggio schierato
per il saluto alla voce


12.11.40: gravemente danneggiato
dopo attacco inglese a Taranto


12.11.40: gravemente danneggiato
dopo attacco inglese a Taranto


In navigazione con la gemella
Vittorio Veneto


Cantiere:

Ansaldo - Genova
Impostazione: 1934
Varo: 1937
Completamento: 1940
Radiazione: 1948

Dislocamento:

Normale: 43.835 t
Pieno carico: 45.963 t

Dimensioni:

Lunghezza: 237,8 ( f.t.) - 224,5 ( pp.) m
Larghezza: 32,9 m
Immersione: 10,5 m

Apparato motore:

8 caldaie
4 turbine
4 eliche
Potenza: 140.000 HP

Velocità:

30 nodi

Combustibile:

4.000 t di nafta

Autonomia:

3.920 a 20 nodi

Protezione:

Verticale: 350 mm.
Orizzontale: 207 mm.
Artiglierie: 350 mm.
Torrione: 260 mm.

Armamento:

9 pezzi da 381/50  mm.
12 pezzi da 152/55 mm.
4 pezzi da 120/40 mm.
12 pezzi da 90/50 mm.
20 pezzi da 37/54 mm.
30 pezzi da 20/65 mm.
3 aeroplani

Equipaggio:

1920

Costituiva una classe, di 4 unità, assieme alle gemelle Vittorio Veneto, Roma e Impero.

Progettata dal Generale Pugliese, rappresenta una delle prime unità da 35.000 tonnellate costruita al mondo ed era considerata, insieme alle sue gemelle, la migliore unità in servizio in cui potenza, protezione e velocità raggiungevano un buon livello di armonico equilibrio.

L'unità dal 30 luglio del 1943 assunse il nome di Italia, fu danneggiata durante l'attacco aerosilurante britannico su Taranto, partecipò alla battaglia della Prima Sirte nel dicembre 1941 e alla battaglia della Seconda Sirte  nel marzo 1942, e ancora alla battaglia di Mezzo Giugno del 1942.

Effettuò complessivamente 46 missioni di guerra, di cui 9 per ricerca del nemico e 3 per protezione del traffico nazionale. Dopo l'armistizio del settembre 1943 fu internata nei Laghi Amari in Egitto ed alla fine della guerra, in base agli accordi del trattato di pace, fu assegnata agli Stati Uniti che vi rinunciò richiedendone la demolizione. Fu radiata nel 1948 e quindi demolita.