Classi e sommergibili di piccolo dislocamento
Classe N

N 1




Cantiere: Ansaldo, Sestri Ponente - Genova
Impostazione: 01.03.1916
Varo: 06.09.1917
In servizio: 20.07.1918
Radiazione: 01.10.1930
Dislocamento: in superficie: 277 t
in immersione: 363 t
Dimensioni: Lunghezza: 45,90 m
Larghezza: 4,28 m
Immersione: 3,17 m
Apparato motore: di superficie 2 motori Diesel Sulzer
Potenza 650 hp ( 478,4 kW)
subacqueo 2 motori elettrici di propulsione Ansaldo
Potenza 400 hp ( 294,4 kW)
2 eliche
Velocità: max in superficie 12,5 nodi
max in immersione 7,70 nodi
Autonomia: in superficie 1.300 miglia a 8 nodi
in immersione 45 miglia a 2 nodi
Armamento: 2 tls AV da 450 mm, 4 siluri da 450 mm
1 cannone da 76/30 a.a.
Profondità di sicurezza: 40 m
Equipaggio: 2 ufficiali, 21 tra sottufficiali e marinai

Costituiva una classe, di 6 unità, assieme alle gemelle N 2, N 3, N 4, N 5 e N 6. Queste unità furono progettate dal ten. colonnello g.n. Bernardis; la costruzione delle prime quattro venne ordinata alla Ditta Ansaldo, mentre per le altre due ci si affidò alla ditta Tosi di Taranto.
I battelli erano a semplice scafo, resistente a 40 metri, con doppi fondi e depositi combustibili interni; la forma dello scafo ripeteva quella dei sommergibili classe "Nautilus" con sensibile aumento del dislocamento.Oltre all'ammodernamento degli impianti e delle varie apparecchiature di bordo, questi sommergibili furono dotati di un cannone da 76/30 antiaereo non esistente sul Nautilus.Le due unità costruite dai cantieri Tosi (e con motori Tosi) alle prove conseguirono risultati, in velocità ed autonomia, sensibilmente superiori a quelli delle similari costruite dall'Ansaldo. Alla torretta di alcuni battelli di questa classe fu adattato un paragambe metallico che ne modificò sensibilmente la sagoma.Ultimati i collaudi il 20 luglio 1918 a Spezia, il giorno 27 raggiunse la base di Brindisi dove, al comando del tenente di vascello Francesco Cugia, l'unita effettuò due missioni offensive nelle acque di Durazzo. Dislocata a Valona, effettuò 11 uscite per agguati notturni alla boa di San Giovanni o fuori degli sbarramenti foranei, ed al termine del conflitto raggiunse la sede di Taranto. Nel 1921 l'unità venne trasferita a Spezia dove operò in brevi crociere addestrative nel Tirreno ed alle manovre navali del 1925-1926.
Nel gennaio-febbraio 1927 al comando del tenente di vascello Leone Riccardo Di Cela, operò a disposizione dell'Accademia Navale di Livorno per uscite con gli allievi. Il 1° ottobre 1930 l'unità fu posta in disarmo