Sezione Sommergibili Ocenici
Classe Archimede
Archimede (1°)




Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 01.10.1931
Varo: 10.12.1933
In servizio: 01.08.1934
ceduto alla Spagna: 04.1937
Radiazione: 1937
Dislocamento: in superficie: 980,82 t
in immersione: 1.259,82 t
Dimensioni: Lunghezza: 70,51 m
Larghezza: 6,87 m
Immersione: 4,40 m
Apparato motore:

di superficie:
2 motori Diesel Tosi
Potenza 3.000 hp (2.208 kW)
subacqueo:
2 motori elettrici di propulsione Ansaldo
Potenza 1.400 hp (1.030 kW)
2 eliche

Velocità: max in superficie: 17,0 nodi
max in immersione: 7,7 nodi
Autonomia:

in superficie:
1.882 miglia a 17 nodi - 5.900 miglia a 8 nodi (carico normale) - 10.294 miglia a 8 nodi (sovraccarico)
in immersione:
7,7 miglia a 7,7 nodi - 80 miglia a 4 nodi

Armamento: 4 tls AV da 533 mm
4 tls AD da 533 mm
12 siluri da 533 mm (6 a prora e 6 a poppa)
2 cannoni da 100/47 mm, 230 proiettili
2 mitragliere singole da 13,2 mm, 3.000 proiettili
Profondità di sicurezza: 100 m
Equipaggio: 6 ufficiali, 49 tra sottufficiali e marinai

Costituiva una classe, di 4 unità, assieme ai gemelli Galilei, Torricelli e Ferraris.
Queste unità furono uno sviluppo della classe "Settembrini" della quale mantennero le forme di scafo; un sensibile aumento del dislocamento portò la classe "Archimede" ad essere considerata di "grande crociera" ovvero "oceanica".
Rispetto al "Settembrini" la classe "Archimede" ebbe un'autonomia in sovraccarico decisamente superiore, una migliore tenuta al mare e superiori qualità evolutive: l'armamento fu potenziato con un secondo cannone; anche la dotazione dei siluri di riserva fu aumentata. Si trattò, nel complesso, di unità molto ben riuscite che dettero ottime prestazioni in servizio.
Archimede e Torricelli furono ceduti alla Spagna nel 1937; in considerazione del momento particolare in cui avvenne la cessione, i due battelli non furono a suo tempo cancellati dai ruoli del R. Naviglio e due unità della classe "Brin", delle quali era stata ordinata la costruzione ai cantieri Tosi di Taranto, assunsero gli stessi nomi .
Alla fine della guerra di Spagna le due unità furono ribattezzate con i nomi di General Mola e General Sanjurjo.
Queste unità vennero denominate di "grande crociera" o "oceaniche" per il loro grande dislocamento, per la elevata autonomia di crociera, per l'armamento che fu potenziato da un secondo cannone e dall'aumento della riserva dei siluri.
Le unità costituirono, nel 1935, la 12^ Squadriglia dipendente della III Flottiglia Sommergibili di Taranto; nel quadro della nuova organizzazione dei sommergibili, divenne prima la 44^ Squadriglia e poi la 41^ del IV Gruppo di Taranto. Dopo un intenso periodo addestrativo con brevi crociere, le quattro unità vennero dislocate a Tobruk e durante la guerra di Spagna vennero impiegate in acque spagnole.
Il Torricelli compì due missioni durante la guerra di Spagna. Nel corso della prima, durata sedici giorni e iniziata dalla Maddalena il 17 novembre 1936 al comando del capitano di corvetta Giuseppe Zarpellon, si portò nelle acque di Cartagena e, alle prime luci dell'alba del 22 novembre avvistò una formazione navale della Marina repubblicana spagnola; manovrò per l'attacco e lanciò due siluri contro l'incrociatore Miguel De Cervantes, danneggiandolo gravemente, tanto che esso rimase fuori servizio per tutta la durata del conflitto. Nel corso della seconda missione, durata anch'essa sedici giorni, nella notte del 18 gennaio, bombardò il porto di Barcellona.
Nel gennaio del 1937 l'Archimede compì una missione speciale in acque spagnole per la durata di sedici giorni. Successivamente l'Archimede e il Torricelli vennero ceduti, nell'aprile 1937, alla Marina nazionalista spagnola ed assunsero, rispettivamente, i nomi di General Mola e General Sanjurjo. Con la bandiera spagnola prestarono un lungo servizio; vennero radiati nel 1959.
Il Ferraris effettuò tre missioni durante la guerra di Spagna. Nel corso della seconda missione, il 2 febbraio 1937, affondò il piroscafo Navarra da 1.688 tsl, al servizio dei Repubblicani; durante la terza missione, compiuta nel Mar Egeo, dove intenso era il traffico di mercantili repubblicani provenienti dai porti russi del Mar Nero, affondò due piroscafi: il 15 agosto 1937 il Ciudad De Cadiz, di 4.602 tsl, e il 18 agosto l'Armuru di 2.762 tsl, che rimase poggiato su bassi fondali.
Il Galilei, durante la guerra civile spagnola, compì una missione nelle acque della penisola iberica e una nelle acque dell'Egeo.
Il Ferraris e il Galilei furono ceduti in temporaneo prestito per quattro mesi alla Marina nazionalista spagnola. Prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale queste due unità vennero dislocate in Mar Rosso, alle dipendenze della Flottiglia Sommergibili di Massaua.