Classi e sommergibili di piccolo dislocamento
Argonauta (1°)




Cantiere: FIAT - San Giorgio, Muggiano (Spezia)
Impostazione: 11.03.1913
Varo: 05.07.1914
In servizio: 18.12.1915
Radiazione: 29.03.1928
Dislocamento: in superficie: 255 t
in immersione: 305 t
Dimensioni: Lunghezza: 45,15 m
Larghezza: 4,20 m
Immersione: 3,05 m
Apparato motore: di superficie 2 motori Diesel FIAT
Potenza 700 hp (515 kW)
subacqueo 2 motori elettrici di propulsione Siemens
Potenza 450 hp (331 kW)
2 eliche
Velocità: max in superficie 14 nodi
max in immersione 9,9 nodi
Autonomia: in superficie 695 miglia a 13,5 nodi - 1.600 miglia a 9 nodi
in immersione 15,5 miglia a 9,0 nodi - 120 miglia a 3,0 nodi
Armamento: 2 tls AV da 450 mm, 4 siluri 450 mm
Profondità di sicurezza: 40 m
Equipaggio: 2 ufficiali, 12 tra sottufficiali e marinai

Sommergbile ordinato dalla marina zarista sul progetto dei classe Medusa con il nome diSvyatoi Georgjy, allo scoppiio della 1^ guerra mondiale fu acquistato dalla Regia Marina.
Le differenze, rispetto ai "Medusa", furono: un secondo periscopio, ampliamento della camera manovra, nuove pompe di esaurimento, nuovi motori, timoni orizzontali rientrabili, installazione di una bussola a riflessione e di un sistema per segnalazioni subacquee.
Il 4 ottobre 1914, il battello era alle prove di cantiere per la marina russa, il TV Angelo belloni (comandante per conto del Cantiere) si impadronisce del battello per portarsi in Adriatico e attacare navi austrungariche per provocare l'ingresso dell'Italia in guerra.
L'impresa fu fermata ad Ajaccio ed il battello ricondotto a Spezia dove fu trasferito alla Regia Marina nel dicembre dello stesso anno.
Dal 1° Marzo viene trasferito a Brindisi e diviene unità capo squadriglia con comandanteil CF Carlo Cattaneo.
Nel 1916 verrà trasferito (c.te il TV Giulio Diaz) a venezia e successivamente, nel 1918 a Porto Corsini (RA) al comando del TV Antonio Legnani. Il 15 febbraio 1916 recuperò un velivolo nazionale caduto in mare per avaria e lo rimorchio a ad Ancona.
Il 3 luglio 1918 silurerà un cacciatorpediniere austriaco tipo Huszar, fallendo il bersaglio per la corsa irregolare del siluro.
Nel corso del conflitto effettuerà 112 missioni, alcune particolarmente pericolose come l'accertare la presenza di campi minati nell'arcipelago dalmata e canale di Zara.
Al termine del conflitto il battello continuerà ad operare in Adriatico fino al disarmo, nel 1928.