Classi e sommergibili di medio dislocamento
Classe Balilla

Balilla (1°)




Cantiere: FIAT - San Giorgio, Muggiano (Spezia)
Impostazione: 18.03.1913
Varo: 08.08.1915
In servizio: 08.08.1915
Affondato: 14.07.1916
Radiazione: 04.01.1917
Dislocamento: in superficie: 728 t
in immersione: 875 t
Dimensioni: Lunghezza: 65 m
Larghezza: 6,05 m
Immersione: 4,17 m
Apparato motore: di superficie 2 motori Diesel tipo FIAT
Potenza 2.600 hp (1.913,6 kW)
subacqueo 2 motori elettrici di propulsione Siemens
Potenza 900 hp (662,4 kW)
2 eliche
Velocità: max in superficie 14,8 nodi
max in immersione 9 nodi
Autonomia: in superficie 3.500 miglia a 10 nodi
in immersione 85 miglia a 3 nodi
Armamento: 2 tls AV da 450 mm
2 tls AD da 450 mm
4 siluri 450 mm
2 cannoni da 76/30 mm
Profondità di sicurezza: 50 m
Equipaggio: 4 ufficiali, 34 tra sottufficiali e marinai

Il sistema di costruzione dei sommergibili ideato da «Laurenti» era considerato dagli esperti navali dell'epoca particolarmente adatto per unità di elevato dislocamento in quanto con il loro scafo resistente che si adattava come forma alle apparecchiature interne, consentiva l'installazione di macchinari potenti pur mantenendo buone condizioni di abitabilità interna. La Marina tedesca, allorché decise di dotarsi di una componente subacquea, individuò in un battello di circa 700 t di dislocamento il mezzo subacqueo ideale per una possibile guerra contro la Gran Bretagna nel Mare del Nord. Essa si rivolse quindi a Laurenti che progettò un sommergibile sulle specifiche tedesche. Allorché scoppiò la prima guerra mondiale il sommergibile tedesco, in avanzato stato di costruzione nel cantiere del Muggiano, fu requisito e consegnato alla Regia Marina.

Ultimate le prove ed i collaudi, il Balilla raggiunse Brindisi nel febbraio 1916 e fu aggregato alla 4^ Squadriglia (Gruppo autonomo). L'unità fu impiegata, secondo i criteri allora vigenti, in brevi missioni di agguato nei pressi dei più importanti sorgitori nemici e per contrastare eventuali azioni dellavversario dirette contro le nostre coste.
Durante una missione di agguato nelle acque di Lissa, la sera del 14 luglio 1916, mentre aveva da poco iniziato la carica degli accumulatori, venne attaccato dalle torpediniere austro-unghariche T 65 e T 66; dopo un movimentato ed epico combattimento, il Balilla fu più volte colpito dalle artiglierie dellaT 66 e affondò con tutti i suoi uomini.