Classi e sommergibili di piccolo dislocamento
Classe F

F 1




Cantiere: FIAT-San Giorgio, Muggiano (Spezia)
Impostazione: 27.05.1915
Varo: 02.04.1916
In servizio: 20.10.1916
Radiazione: 02.06.1930
Dislocamento: in superficie: 259,7 t
in immersione: 320 t
Dimensioni: Lunghezza: 45,63 m
Larghezza: 4,22 m
Immersione: 2,62 m
Apparato motore: di superficie 2 motori Diesel FIAT mod.2C 216
Potenza 650 hp ( 478,4 kW)
subacqueo 2 motori elettrici di propulsione Savigliano
Potenza 500 hp ( 368,0 kW)
2 eliche
Velocità:

max in superficie 12,3 nodi
max in immersione 8 nodi

Autonomia: in superficie 912 miglia a 12 nodi - 1.300 miglia a 9,3 nodi
in immersione 8 miglia a 8 nodi - 139 miglia a 1,5 nodi
Armamento: 2 tls AV da 450 mm, 4 siluri da 450 mm
1 cannone da 76/30 a.a.
1 mitragliatrice Colt da 6,5 mm
Profondità di sicurezza: 40 m
Equipaggio: 2 ufficiali, 24 tra sottufficiali e marinai

Costituiva una classe, di 21 unità, F 2, F 3, F 4, F 5, F 6, F 7, F 8, F 9, F 10, F 11, F 12, F 13, F 14, F 15, F 16, F 17, F 18, F 19, F 20, F 21.
La classe "F" è stata la più progredita versione dei battelli tipo Laurenti e derivano direttamente dai "Medusa" di cui mantengono dimensioni e forme dello scafo. Con questa classe si raggiunse l'affidabiltà che si cercava di ottenere già dai battelli precedenti, e al contempo, si rivelarono unità poco costose a livello di costruzione e mantenimento. Agili e manovrieri, qualità essenziali in un bacino ristretto come l'Adriatico, rivelarono l'unico limite nella contenuta quota massima operativa. Oltre alle ventuno unità entrate in servizio, altre tre unità dello stesso tipo erano state commissionate dalla R. Marina (F 22. 23, 24): ma al termine del primo conflitto mondiale, prima che fossero prese in consegna, vennero vendute a Marine estere.

Nel dicembre 1916, l'F 1 entrò a far parte, al comando del capitano di corvetta Guido Calieri, della Flottiglia di Ancona assumendo la funzione di unità Capo Squadriglia.
Operò prevalentemente in missioni offensive lungo le rotte commerciali austriache, ed effettuò anche missioni difensive lungo il litorale Adriatico e nella difesa mobile di Venezia. L'attività bellica svolta fu di 30 missioni, delle quali nessuna avente carattere di particolare rilevanza.
Nel dopoguerra l'unità operò nell'ambito della Flottiglia di Venezia, fino al maggio 1921: fu trasferita poi a Taranto, da dove operò nell'ambito della 2^ Flottiglia Sommergibili. Partecipò alle esercitazioni navali del 1925 ed alle gare di attacco e lancio del 1926, ottenendo il secondo premio.