Classi e sommergibili di piccolo dislocamento
Foca (1°)




Cantiere: FIAT - San Giorgio, Muggiano (Spezia)
Impostazione: 04.1907
Varo: 08.09.1908
In servizio: 15.12.1909
Radiazione: 16.09.1918
Dislocamento: in superficie: 1850 t
in immersione: 280 t
Dimensioni: Lunghezza: 42.5 m
Larghezza: 4,3 m
Immersione: 2,58 m
Apparato motore: di superficie (iniziale) 6 motori a scoppio tipo FIAT
di superficie (dal 1910) 4 motori a scoppio tipo FIAT
Potenza (iniziale) 600 hp (441,6 kW)
Potenza (dal 1910) 600 hp (441,6 kW)
subacqueo 2 motori elettrici di propulsione Siemens
Potenza 160 hp (117,8 kW)
2 eliche dal 1910 (iniziale 3 eliche)
Velocità: max in superficie 12.8 nodi
max in immersione 6,5 nodi
Autonomia: in superficie 190 miglia a 12,5 nodi - 350 miglia a 10 nodi
in immersione 12 miglia a 6,0 nodi - 45 miglia alla velocità di 4,0 nodi
Armamento: 3 tls AV da 450 mm, 2 siluri tipo A 68/450x4,64
Profondità di sicurezza: 35 m
Equipaggio: 2 ufficiali, 13 tra sottufficiali e marinai

Rielaborazione del progetto "Glauco" a cura dello stesso progettista ovvero l'ing. Laurenti che congedatosi dai ranghi della Regia Marina, aveva assunto la direzione progettuale del Cantiere FIAT-San Giorgio del Muggiano.
Talune soluzioni, innovative per l'epoca, si rivelarono valide come ad esempio la propulsione, ove i motori esterni potevano trascinare le dinamo o l'elica mentre il motore centrale era connesso al solo propulsore, o le pompe assetto e i compressori connessi agli assi delle eliche per economizzare sui pesi.
Il progetto si dimostro subito molto interessante, ed un battello gemello del Foca fu ordinato dalla Reale Marina Svedese (lo Hvalen) che confermò la propria affidabilità percorrendo l'intero percorso dall'Italia alla Svezia senza alcuna assistenza mentre un'altro battello più piccolo (il Dykkeren) dotato solo di propulsione elettrica venne ordinato dalla Marina Danese. Queste nuove realizzazioni portarono alla ribalta il nome di Laurenti come progettista e la fabbrica FIAT-San Giorgio del Muggiano come uno dei cantieri più importanti al mondo per la costruzione dei sommergibili definiti tipo "Laurenti".
A seguito di un incidente nel porto di Napoli, dove l'esplosione delle batterie obbligo ad allagare il battello per spegnere l'incendio, il Foca tornò a Spezia dove fu sottoposto a grandi lavori che eliminarono, tra l'altro, la linea d'asse centrale.
Destinata da subito ad operare nella sede di Venezia, nel corso del trasferimento fu vittima a Napoli, dell'esplosione delle batterie che causarono la morte di 14 membri dell'equipaggio, ivi compreso l'ufficiale in seconda TV Angelo Bertolotto che ottenne la MOVM alla memoria. Dopo i lavori raggiunse , nel 1910 la 4ª squadriglia con sede a Venezia svolgendo intensa attività addestrativa.Al comando del TV Piero Ponzio l'unità entro in guerra, svolgendo principalmente missioni di agguato protettivo ravvicinato.
Nel 1916 l'unità fu prima trasferita a Taranto sotto il comando del TV Luigi Nayrone e successivamente a Spezia ove fu aggregata alla Scuola Sommergibili che aveva sede a bordo di Nave Vespucci ove rimase fino al disarmo.