Classi e sommergibili di piccolo dislocamento
Classe X

X 2




Cantiere: Ansaldo, Sestri Ponente - Genova
Impostazione: 22.08.1916
Varo: 25.04.1917
In servizio: 01.02.1918
Disarmato: 16.09.1940
Radiazione: 18.10.1946
Dislocamento: in superficie: 410 t
in immersione: 468 t
Dimensioni: Lunghezza: 47,00 m
Larghezza: 5,00 m
Immersione: 3,15 m
Apparato motore: di superficie 2 motori Diesel Sulzer
Potenza 660 hp ( 441,6 kW)
subacqueo 2 motori elettrici di propulsione Ansaldo
Potenza 350 hp ( 257,6 kW)
2 eliche
Velocità: max in superficie 8,2 nodi
max in immersione 6,3 nodi
Autonomia:

in superficie 1.200 miglia a 8 nodi
in immersione 6,3 miglia a 6,3 nodi / 70 miglia a 3 nodi

Armamento: 9 tlm, 18 mine
1 cannone da 76/30 a.a.
2 tls esterni da 450 mm, 2 siluri da 450 mm
Profondità di sicurezza: 53 m
Equipaggio: 2 ufficiali, 23 tra sottufficiali e marinai

Costituiva una classe, di 2 unità, assieme alla gemella X 3. Durante la ricostruzione del sommergibile X 1 la Regia Marina dispose la costruzione presso la ditta Ansaldo di Genova di due nuovi battelli posamine. La progettazione venne curata dal colonnello del Genio Navale Curio Bernardis, che si era già occupato anche della realizzazione dell’ X 1.Questo nuovo progetto si discostava molto dal primo, ed anche se tutti e tre formavano la classe “X” le differenza tra il primo ed i due successivi erano molto evidenti.
Lo scafo a sezioni circolari con doppi fondi laterali leggeri esterni, permetteva una profondità di 50 m con cassa di emersione (resistente) e depositi combustibile interni.
Il dislocamento più che doppio di quello del battello X 1 permetteva la sistemazione di nove pozzi per le mine ubicati però nella zona poppiera del sommergibile, e la sistemazione di un cannone da 76/30 mm a.a. Successivamente alla fine del primo conflitto mondiale, le due unità furono dotate di due lanciasiluri esterni da 450 mm sistemati nell’intercapedine a proravia della torretta, divergenti dall’asse longitudinale di 5° gradi per parte.
Queste unità, lente e poco manovriere, non si dimostrarono sommergibili ben riusciti, ma lo stesso prestarono servizio per un lungo periodo soprattutto come unità d’addestramento riuscendo a superare indenni anche il secondo conflitto mondiale.
Si trasferisce a Brindisi nel mese di febbraio al comando del TV Armando Fumagalli, dove effettuò la posa di sei sbarramenti di mine in acque nemiche nel Basso Adriatico fino alla fine del conflitto, e subito dopo verrà messo in disarmo.
Nel 1921 verrà riarmato e dislocato a Taranto, e nel 1936 trasferito di nuovo a Pola a disposizione del Gruppo Scuole.
Nel Secondo Conflitto Mondiale effettuerà quattro missioni di trasferimento tra i porti nazionali, e successivamente verrà di nuovo messo in disarmo fino alla fine della guerra. Il 18 ottobre 1946 verrà definitivamente radiato.