FIAT RS.14
Idrovolante a scarponi per la ricognizione marittima, monoplano ad ala bassa a sbalzo,
bimotore, pluriposto a struttura interamente metallica.



 


 


Costruttore::

FIAT 
progettista: Manlio Stiavelli, Lucio Lazzarino 
pilota collaudatore: Ferdinando Trojano
primo volo prototipo: MM. 380 nel maggio 1939
località: Marina di Pisa
esemplari prodotti: 184 + 2 prototipi

Peso:

a vuoto: kg. 5.410
a carico massimo: kg. 8.470

Dimensioni:

apertura alare: m. 19,54
lunghezza totale: m. 14,10
altezza totale: m. 5,51
superficie alare: mq. 50,00

Apparato motore:

Fiat A.74 RC.38 
potenza: 2 x cv. 840 a m. 3.800

Velocità:

massima: km/h. 378 a 4.000 m.
minima: km/h. 115
tempo di salita: 17' 10’’ a 5.000 m.
tangenza massima: 6.000 m

Autonomia:

km 2500

Armamento:

1 mitragliatrice da 12,7 mm. e 2 da 7,7 mm. 
carico bellico: kg. 400

Equipaggio:

4/5 componenti (I e II pilota, marconista, osservatore/puntatore, motorista)

L’RS.14 ebbe una lunga messa a punto, tanto che i primi esemplari divennero operativi nei reparti della Ricognizione Marittima nella primavera del 1942, a due anni dal primo volo del prototipo, vedendo l’impiego a fianco degli altri modelli di idrovolanti (Cant. Z.501 e 506) nelle ultime cruente e tragiche vicende della lotta aeronavale nel Mediterraneo. 
Dopo l'8 settembre 10 esemplari operarono, prima da Elmas e successivamente da Taranto e Brindisi nel Raggruppamento Idro totalizzando al termine delle ostilità aveva 800 ore di volo in missioni di ricerca e soccorso. 
A nord verso la fine del 1943 una decina di RS.14, presenti presso la CMASA, venne prelevata dalla Luftwaffe e portate in territorio tedesco.
Nell'immediato dopoguerra gli RS.14 effettuarono missioni di Corriere Aereo sino al 1948, anno in cui le ultime sette macchine vennero radiate.