SEZIONE RICOGNIZIONE
IMAM Ro.43
Velivolo da ricognizione marittima, catapultabile, idrovolante a scafo centrale e galleggianti laterali sub-alari, biplano a struttura mista, monomotore, biposto.



Costruttore:

Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali 
progettista: Giovanni Galasso
pilota collaudatore: Nicolò Lana
primo volo prototipo: MM. 244 il 19 novembre 1934
località: idroscalo di Napoli
esemplari prodotti: 193 + 1 prototipo
costo al 1938: Lit. 450.000

Peso: a vuoto: kg. 1.760
a carico massimo: kg. 2.400
Dimensioni: apertura alare: m.11,57
lunghezza totale: m.9,71
altezza totale: m.3,51
superficie alare: mq.33,36
Apparato motore: Piaggio P.XR
potenza: cv.700
Velocità:

massima: km/h. 303 a 2.000 m.
minima: km/h. 99
tempo di salita: 11' a 4.000 m.
tangenza massima: m. 7.200

Autonomia: km.1.092
Armamento: 2 mitragliatrici da 7,7 mm.: una fissa in caccia ed una dorsale
Equipaggio: 2 componenti (pilota, osservatore/armiere)

Direttamente derivato dal ricognitore terrestre Ro. 37, il Ro.43 era stato progettato quale idro catapultabile da osservazione. Teoricamente le corazzate avevano una dotazione di tre – quattro velivoli, anche se in pratica non ne disponevano mai di più di due, e uno o due gli incrociatori. L’equipaggio, composto dal pilota e da un ufficiale di Marina, al termine dell’autonomia rientrava presso il più vicino idroscalo.
Nonostante nel 1940 fosse superato per prestazioni e concezione costruttiva il Ro.43 fu presente in tutte le battaglie e gli scontri navali avvenuti nel Mediterraneo.
Gli equipaggi affrontarono il durissimo compito riportando perdite notevoli ma fornendo sempre preziose indicazioni sulle forze navali contrapposte. L'8 settembre 1943 segnò il termine dell’attività operativa del velivolo, più longevi furono gli esemplari che raggiunte le Baleari vennero internati restando operativi fino al 1951 nell’arma aerea spagnola.
Il solo Ro.43 MM. 27050 è riuscito a giungere fino a noi ed è conservato presso il Museo Storico dell’Aereonautica; un frammento dell’ala e la targhetta di fabbrica della MM. 27121 sono conservate presso il Museo della Piazzaforte di Augusta.