Sezione Cannoniere
Sottosezione Pontoni Armati Semoventi
Faà di Bruno



Cantiere: Cantiere dell'Arsenale di Venezia
Impostazione: 1915
Varo: 1916
Radiato: 1924
Dislocamento: 2.854 t
Dimensioni: Lunghezza: 56,70 m
Larghezza: 27 m
Immersione: 2,24 m
Apparato motore: 2 motrici Thornycroft a triplice espansione
1 caldaia
Potenza: 465 cv
1 elica
Velocità: 2,5 nodi
Armamento: 2 cannoni da 381/40 mm
4 cannoni da 76/40 mm
Equipaggio: 45 tra ufficiali, sottufficiali e marinai

Questa unità deriva dalla modifica di un pontone gru (G.A.43) effettuata nel 1917 su progetto del Generale G.N. Giuseppe Rota. L'armamento era formato da 2 cannoni da 381 in impianto binato, originariamente destinati alla Cristoforo Colombo, unità della serie di quattro Dreadnought non portate a compimento. Quest'arma poteva sparare proietti perforanti in acciaio dal peso di 876 kg con cappuccio balistico Firth atto a favorire la penetrazione attraverso le corazze. L'unità entrò in servizio nel 1917. Nello spostamento a seguito della disfatta di Caporetto, il Faà di Bruno e il Cappellini vennero sorpresi al largo di Ancona da un violentissimo fortunale che causò la perdita del Cappellini e l'incagliamento del Faà di Bruno nei pressi di Marotta. Fu recuperato e venne radiato nel 1924.Venne rimesso in servizio all'inizio della seconda guerra mondiale e venne utilizzato come Batteria Galleggiante GM 194 per la difesa di Genova.Venne demolito tra il 1944 e il 1946.