Durante la Grande Guerra la Marina ha ricoperto un ruolo strategico, talvolta poco appariscente ma come sempre decisivo: è il caso della difesa di Venezia.

Nel corso del conflitto vennero sviluppati principi e mezzi innovativi, con la nascita di alcune componenti destinate a diventare veri punti di forza, allora e nel futuro: i Mezzi d’assalto, l’Aviazione navale, la Fanteria di Marina.

La Marina contribuì in maniera decisiva alla vittoria finale. Oltre alle ardite operazioni compiute dai suoi uomini sul mare, nei cieli e per terra, la Marina stessa fu impegnata assiduamente anche in azioni di protezione civile, quali: la salvaguardia del patrimonio artistico di Venezia e di altre città d’arte; il salvataggio dell’Esercito serbo; l’accoglienza degli orfani su proprie navi adibite ad asilo.

Il teatro di operazioni principale fu in Adriatico, dove le corazzate e gli incrociatori mantennero un ruolo potenziale di dissuasione, mentre le unità leggere ressero il peso di una continua campagna di incursioni contro le basi nemiche, brevi scontri di superficie, una costante e vitale protezione del traffico mercantile.


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