Angelo CABRINI
Sottotenente di Vascello

Medaglia d'oro al Valor Militare

 Conferita in data 31 agosto 1944

 

Coraggioso e tenace operatore di mezzi d'assalto di superficie, con altri valorosi - già compagni nei rischi e nelle fatiche di un durissimo addestramento - dopo difficile navigazione forzava una ben munita base navale avversaria, superando un triplice ordine di ostruzioni.
Nella rada violata, quando già era imminente l'alba, con freddezza pari al coraggio, attendeva riunito ai compagni che il Comandante della spedizione procedesse al riconoscimento ravvicinato degli obiettivi e li assegnasse all'audacia dei suoi uomini. Una volta ottenuto il via, si lanciava con saldo animo all'assalto contro un incrociatore pesante nemico (York) affondandolo e coronando così del successo, con l'alto spirito aggressivo, la concezione teoricamente perfetta dell'impresa.
Degno in tutto delle più alte tradizioni di eroismo della Marina italiana.
Acque di Suda, 26 marzo 1941

Nacque a Pavia il 14 febbraio 1917. Ultimati gli studi superiori ed ottenuta la maturità classica presso il Liceo Ugo Foscolo di Pavia nel 1936, nello stesso anno entro all'Accademia Navale di Livorno; al termine dei regolari corsi conseguì la nomina a Guardiamarina ed imbarcò, nel febbraio 1940, sull'incrociatore Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi.
L'8 giugno 1940 alla vigilia del 2° conflitto mondiale, con il grado di Sottotenente di Vascello, chiese ed ottenne di essere assegnato, quale Operatore del Mezzi d'Assalto, alla 1a Flottiglia MAS di La Spezia, sottoponendosi ad un duro addestramento sui motoscafi speciali (barchini) con i quali parteciperà poi alla esecuzione del piano di forzamento del porto inglese di Suda (Creta), che era stato concepito e pianificato dal comandante Vittorio Moccagatta e diretto dal Tenente di Vascello Luigi Faggioni. L'azione, condotta alle prime luci del giorno 26 marzo 1941, culminò con l'affondamento dell'incrociatore pesante inglese York e con il grave danneggiamento della petroliera Pericles da 8.324 tsl.
Fatto prigioniero, rimpatrio nel marzo 1945 nel grado di Tenente di Vascello, conseguito nel luglio 1942, mentre si trovava in prigionia. Partecipò brevemente alla guerra di liberazione con il Gruppo Mezzi d'Assalto e successivamente ebbe il comando di dragamine con i quali partecipò al dragaggio e bonifica delle acque di Monfalcone e Grado. Fu imbarcato sull'incrociatore Montecuccoli e poi sulla nave scuola Amerigo Vespucci nell'incarico di Aiutante di Bandiera e, dopo la promozione a Capitano di Fregata nel 1952, passò all'Accademia Navale di Livorno nell'incarico di Direttore dei Corsi.
Nel 1956 venne destinato presso lo Stato Maggiore della Marina e nel 1960 ebbe il comando della 10a Squadriglia Corvette della Scuola Comando e poi del cacciatorpediniere Artigliere. Nel 1961 fu Addetto Navale a Madrid e nello stesso anno conseguì la promozione a Capitano di Vascello. Rimpatriato, ebbe prima il comando dell'8° Gruppo Navale, poi del Comando Subacquei ed Incursori del Varignano e delle Scuole C.E.M.M. di Taranto.
Nel grado di Ammiraglio ebbe, tra gli altri, i seguenti incarichi: Comandante dell'Accademia Navale di Livorno (1969-1972); Vice Comandante in Capo del Dipartimento Militare Marittimo di La Spezia (1972); Comandante del Comando Militare Marittimo Autonomo della Sardegna (1973) e Comandante della 3a Divisione Navale. Promosso Ammiraglio di Squadra il 15 febbraio 1977 fu posto in ausiliaria per limiti di età.
Morì a Roma il 1 ° dicembre 1987.