​Elenco delle domande che più frequentemente vengono rivolte a questo Servizio.

1)  E' possibile acquistare un Faro ?

2)  Come si diventa "Operatore Nautico/Coadiutore Nautico" (nuova denominazione di Farista) ?

3)  Tra i Fari ancora attivi quali sono quelli più antichi ?

4)  Quali sono i Fari presidiati ?
 

3)  Tra i Fari ancora attivi quali sono quelli più antichi?

FARI STORICI

Faro di Livorno  n° Elenco Fari 1896  (Anno di costruzione/ricostruzione 1304-1956).
La sua prima edificazione risale al 1304 quando la città di Livorno, con il suo porto, prese il posto dell'ormai insabbiato porto pisano (duramente conteso tra Angioini, Genovesi e Guelfi). La costruzione venne realizzata per volere di Cosimo I dei Medici ed era alta 47 metri, poggiava su un basamento poligonale di ben 13 lati, aveva al proprio interno 11 piani e una scala a chiocciola incorporata nella muratura. Era il faro funzionante più antico di tutte le coste italiane fin quando nel 1944 le truppe tedesche in ritirata lo fecero saltare con potenti cariche di dinamite. Nel 1956 per volere del popolo livornese ne venne avviata la ricostruzione e il 16 settembre dello stesso anno venne inaugurato dal Presidente della Repubblica. Il nuovo faro fu realizzato come copia esatta di quello demolito, addirittura usando per la muratura in pietra le stesse pietre recuperate tra le macerie. Da quel momento il faro è stato dichiarato monumento nazionale.

Lanterna" di Genova  n° Elenco Fari 1569 (Anno di costruzione/ricostruzione 1128-1543). Più volte ristrutturata/ricostruita, la presenza di una torre di segnalamento nel porto di Genova risale al 1128. Tuttavia, la Lanterna  assume l'attuale funzione di segnalamento d'altura /atterraggio a partire dal 1326, quando fu dotata di lanterna ad olio d'oliva."

Nel 1507 la città di Genova cadde in mano francese e Luigi XII ordinò che fosse costruita una roccaforte, che prese il nome di Briglia, addossata alla torre del faro. Di lì a poco la torre, posta sotto assedio per mano degli stessi Genovesi, crollò e rimase diroccata fino al 1543 quando il Magistrato dei Padri del Comune né ordinò la completa ricostruzione. I lavori furono piuttosto imponenti sia per la durata di circa un anno che per i profondi cambiamenti che costituirono il nuovo progetto. I vecchi merli di coronamento dei ballatoi furono sostituiti da grandiose balaustrate in pietra di Finale, lavorata e posata in opera dal Maestro d'Antelamo "Martino d'Arosio". Sul lato orientale "Evangelista di Milano" vi dipinse lo stemma di Genova. La costruzione fu eseguita con una grande varietà di materiali tra cui staffe di ferro per legare le pietre, pietre di lavagna per gli scalini, oltre 120.000 mattoni, 2000 quintali di calce ecc.. Nel corso di vari secoli l'opera fu più volte rimaneggiata ma senza più cambiare aspetto, quello che oggi costituisce ancora il simbolo della città di Genova.

Faro di Punta San Raineri (Messina)  n° Elenco Fari E.F. 2752  (Anno di costruzione 1546)
La costruzione è stata realizzata sul torrione del bastione orientale del Forte Campana, costruito nel 1546 per volontà di Carlo V. Il suo nome deriva invece dal monaco eremita Raineri che fece scopo della propria vita il tenere acceso un fuoco ogni notte per aiutare i navigatori e salvarli dai pericoli. La possente torre sulle mura della fortezza venne costruita nel 1555 per volontà del Senato Messinese. In un primo periodo questa torre da segnalazione marittima ebbe il nome di "torre del Garofalo", proprio per il vortice che le correnti dello Stretto formano nei suoi pressi, "'u garofulu", il mitico gorgo di Cariddi.

Per il resto, la maggior parte dei fari italiani attualmente in servizio è stata realizzata a partire dalla seconda metà dell'800 sebbene il periodo di maggiore sviluppo di tali strutture avviene dopo il 1910 quando il Servizio dei Fari e del Segnalamento Marittimo passa dalle dipendenze del Ministero dei Lavori Pubblici al Ministero della Marina. In quell'anno, viene infatti presentata alla Camera dei Deputati una interpellanza in conseguenza delle note apparse in calce al portolano inglese, dove si afferma che «i fari e i segnalamenti marittimi lungo le coste del Regno d'Italia non danno affidamento alcuno per cui i naviganti si regolino di conseguenza…». La Regia Marina ristruttura così il servizio: i fari e i segnalamenti marittimi italiani che nel 1861 non superavano i 50, nel 1916 erano già 512.

Tra i segnalamenti di più "recente" realizzazione è da segnalare il "Faro della Vittoria". I lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1923 e si conclusero nel 1927 con una cerimonia di inaugurazione avvenuta alla presenza di Re Vittorio Emanuele III. Venne realizzato in ricordo ai caduti in mare, e la sua struttura, progettata da Arduino Berlam, è un vero e proprio monumento, divenuto il simbolo della città di Trieste. Si tratta di una enorme colonna le cui fondazioni sono realizzate sulle rovine del vecchio fortilizio austriaco. Sulla lanterna è posizionata una "Vittoria alata", opera dello scultore Giovanni Mayer, autore anche della statua del marinaio posta sul basamento. L'ancora dell'incrociatore Audace, la prima nave ad attraccare nel porto alla fine della prima guerra mondiale, è stata affissa sul basamento assieme alla statua del marinaio.​