Nella Base ONU di Tibnin, il Contrammiraglio Claudio Confessore, Comandante della Joint Landing Force-Lebanon, ha ceduto il Comando del Settore Ovest di UNIFIL al Generale di Brigata Paolo Gerometta, Comandante della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli.
Nel corso della cerimonia, il Contrammiraglio Confessore ha rivolto un caloroso saluto alle autorità ed alla popolazione libanesi per l’accoglienza ricevuta e un ringraziamento per l’eccezionale collaborazione offerta al Contingente italiano nella delicata fase dello schieramento iniziale.
Termina così, dopo oltre due mesi di intenso lavoro sotto la bandiera dell’ONU, il difficile incarico assegnato alla Early Entry Force che ha dato inizio alla delicata operazione Leonte.
Iniziata con la partenza del Gruppo Navale il 30 agosto scorso e proseguita con lo sbarco della JLF-L sulle coste del Libano meridionale il successivo 2 settembre, l’operazione Leonte ha visto operare il Contingente italiano in supporto alle Forze Armate libanesi nel pieno rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
In questi due mesi, è stata condotta un’intensa e delicata attività di controllo e monitoraggio dell’area compresa tra il fiume Litani e il confine con Israele, oltre a numerosi interventi in favore della popolazione locale.
Le attività operative svolte possono riassumersi in:
- attività di rivelazione NBC su tutta l’area di responsabilità, per la tutela della salute dei militari italiani e in supporto alla popolazione civile (270 rilievi; più di 800 km di viabilità controllata; analisi di campioni d’aria, di terreno e d’acqua; 27 attività di decontaminazione e 36 di monitoraggio NBC);
- mappatura a favore del Ministero dell’Ambiente; bonifica degli ordigni inesplosi (120 attività EOD/EOR;
- bonificati circa 500 ordigni inesplosi (UXO) tra i quali bombe di aereo, cluster bombs, razzi, bombe da mortaio, granate e munizionamento di vari calibri;
- controllati più di 18.000 metri cubi di terreno, 450 km di viabilità, circa 300.000 metri quadrati di terreno);
- oltre 1.800 pattuglie diurne e 700 notturne per garantire il controllo e monitoraggio delle principali vie di comunicazione;
- circa 450 “Static Points” diurni e 250 notturni hanno assicurato i principali nodi di comunicazione;
- oltre 270.000 sono stati i chilometri percorsi dai mezzi della JLF-L;
- quotidiana attività di supporto medico/sanitario alla popolazione con oltre 200 interventi.
La Joint Landing Force-Lebanon, costituita in gran parte dai Fucilieri di Marina del Reggimento “San Marco”, oltre che dai Lagunari del Reggimento “Serenissima” ed altre componenti specialistiche dell’Esercito italiano, quali NBC, EOD e Genio e da un piccolo nucleo di Carabinieri ha concluso, quindi, il suo lavoro in Libano ed ha ceduto l’incarico ai militari della Brigata Pozzuolo del Friuli.