Sabato - A seguito degli sviluppi della situazione militare in Africa orientale (nel 1893 la denuncia del trattato di Uccialli da parte di Menelik II, imperatore d’Etiopia, e la pressione esercitata dal suo esercito sui nostri avamposti di confine avevano provocato nel dicembre del 1895 l’intervento italiano con una spedizione militare comandata dal generale Oreste Baratieri diretta alla regione del Tigrè) è costituita la Divisione Navale del Mar Rosso e delle coste orientali d’Africa posta agli ordini del contrammiraglio Carlo Turi che alza la sua insegna sull’ariete torpediniere Etna (comandante, capitano di vascello Luigi de Simone).
Fanno parte della Divisione oltre all’Etna, gli arieti torpedinieri Dogali (comandante, capitano di fregata Alessandro Pignone del Carretto), Etruria (comandante, capitano di fregata Edoardo Ruelle), l’incrociatore torpediniere Caprera (comandante, capitano di fregata Giuseppe Vialardi di Villanova), le cannoniere Curtatone (comandante, capitano di fregata Giovanni Pietro Sery) e Scilla (comandante, capitano di fregata Ceare Marcacci) in servizio idrografico.
Le unità convergono su Massaua: Scilla già sul posto dal 2 novembre, Dogali e Caprera giungeranno il 4 gennaio, l’Etna il 6, il Curtatone il 22 e l’Etruria il 23. Le unità saranno schierate intorno a Massaua per far fronte a ogni evenienza.