Lunedì - Iniziano da San Giovanni di Medua, da Durazzo e da Valona sotto la direzione del viceammiraglio Emanuele Cutinelli Rendina, comandante in capo della 2a Squadra Navale, le operazioni di sgombero e di evacuazione via mare a Corfù e a Brindisi delle truppe e dei materiali dell’Esercito serbo, dei profughi serbi e dei prigionieri austriaci che saranno portate a termine il 4 marzo con ben 584 crociere di guerra per la difesa delle rotte precorse dai convogli: quattro di navi di linea e, per la scorta, 106 di esploratori, 270 di cacciatorpediniere, 63 di torpediniere e 141 agguati di sommergibili. Con l’impiego di 45 mercantili per complessive 150.000 t, impegnati in 202 viaggi, sono portati a salvamento 260.895 uomini, 10.153 quadrupedi e 68 pezzi di artiglieria Anche gli alleati parteciparono alle operazioni: 25 mercantili francesi per complessive 43.000 t, impegnati in 101 viaggi e 11 piroscafi britannici per complessive 50.000 t, impegnati in 19 viaggi.

Le crociere compiute dalle navi francesi furono 340 (168 di cacciatorpediniere e 172 agguati di sommergibili) e 235 da parte delle unità britanniche (77 di esploratori e 153 agguati di sommergibili). Nel corso delle operazioni andarono persi per contrasto avversario: sei piroscafi, due esploratori e un cacciatorpediniere italiani; due piroscafi, un cacciatorpediniere e due sommergibili francesi; cinque drifter britannici e di contro furono affondati due cacciatorpediniere e tre sommergibili austroungarici.