Marina Militare

La FREMM è rientrata a La Spezia dopo aver percorso circa 24.000 mila miglia nautiche

26 giugno 2025 Giuseppe Lucafò

Il 24 giugno nave Luigi Rizzo è tornata alla Spezia dopo l'impegno quale flagship dell'operazione antipirateria EUNAVFOR ATALANTA - il dispositivo aeronavale dell'Unione Europea istituito nel 2008 per contrastare la pirateria e le attività illecite al largo delle coste della Somalia – nonché della forza Marittima Europea (EUROMARFOR).

Per l'occasione, presenti in banchina, ad accogliere l'Unità, il Comandante della Prima Divisione Navale, contrammiraglio Massimo Bonu, e numerosi familiari dell'equipaggio, giunti da tutta Italia per riabbracciare i propri cari dopo quasi 5 mesi di lontananza.

La fregata, partita lo scorso 4 febbraio dalla Base Navale della Spezia, dopo aver attraversato il Canale di Suez per entrare in Mar Rosso, è entrata a far parte della 49ª rotazione dell'Operazione EUNAVFOR ATALANTA garantendo fino alla metà di giugno attività di presenza e sorveglianza all'interno di un'area di 12,5 milioni di chilometri quadrati - compresa tra Mar Rosso, Golfo di Aden, Costa Orientale della Somalia, Canale del Mozambico e Golfo Persico - a conferma ancora una volta del ruolo da protagonista che la Forza Armata continua ad assumere nei più moderni scenari internazionali.

Durante l'intera missione, Nave Luigi Rizzo ha operato in modo sostanziale, grazie anche ai suoi pregiati assetti specialistici integrati come il boarding team della Brigata Marina San Marco e le componenti aeromobili imbarcate, tra cui l'elicottero EH-101 e il velivolo a pilotaggio remoto ScanEagle, che nei 141 giorni di missione hanno contribuito a rendere più sicure le rotte commerciali, in particolare lungo la costa somala.

Percorrendo circa 24.000 mila miglia nautiche e dopo aver monitorato e scortato alcuni mercantili del World Food Program, l'Unità ha effettuato alcune soste tecnico-logistiche in sette diversi porti di sei Paesi differenti, tra cui Gibuti, Oman, Qatar, Kenya, Mozambico e Madagascar: durante ciascuna di queste occasioni, l'equipaggio ha svolto un'intensa attività di diplomazia navale attraverso l'organizzazione di eventi istituzionali, incontri bilaterali e la promozione di Staff Talks con alcune marine locali che hanno coinvolto anche rappresentanze diplomatiche italiane ed estere, autorità locali e vertici militari dei paesi ospitanti. Queste iniziative hanno contribuito a rafforzare il ruolo della Marina Militare come strumento di politica estera e di cooperazione internazionale, proiettando la credibilità dell'Italia ben oltre i confini del Mediterraneo.

Un'opera che si è espansa anche attraverso l'organizzazione di numerose attività caritatevoli a favore delle comunità locali, svolte spesso in sinergia con le locali autorità ecclesiastiche anche grazie al particolare ruolo di “Ambasciata Giubilare" conferito all'Unità Navale ad inizio anno e che il Rizzo continuerà a rivestire per tutto il 2025 in occasione del Giubileo.

“Con il vostro encomiabile impegno avete contribuito alla sicurezza e alla salvaguardia della libera navigazione in mari lontani dall'Italia ma di interesse vitale per il nostro sistema paese" “Siete stati degli ambasciatori italiani nel mondo, portando il nostro amato tricolore a sventolare in sette importanti sorgitori stranieri" “Avete accolto a bordo le comunità italiane all'estero e consentito il pellegrinaggio giubilare delle comunità cattoliche locali"

“Bentornati a casa, uomini e donne di Nave Rizzo, dopo quasi 5 mesi di lontananza è arrivato finalmente il momento di riabbracciare i vostri cari e ricevere il giusto tributo per aver servito il nostro Paese con dedizione, coraggio, resilienza e senso del dovere. Bravo Zulu". ha evidenziato nel suo discorso il contrammiraglio Bonu, Comandante delle 1^ Divisione Navale.