Mercoledì 30 luglio, presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) si è tenuta la cerimonia di consegna alla Marina Militare di Nave “Emilio Bianchi", decima Fregata Europea Multi Missione (FREMM) della Classe Bergamini.
All'evento sono intervenuti numerosi rappresentanti e autorità del mondo militare e civile, tra i quali il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, il Direttore degli Armamenti Navali (NAVARM), ammiraglio ispettore capo Giuseppe Abbamonte, il Comandante Interregionale Marittimo Nord e Presidente della Commissione di Verifica di Conformità e Accettazione dell'unità, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, il Direttore dell'Organizzazione Congiunta per la Cooperazione in Materia di Armamenti (OCCAR), Joachim Sucker, l'Amministratore Delegato di Orizzonte Sistemi Navali, Giovanni Sorrentino, e il Direttore Generale Navi Militari di Fincantieri, Dario Deste.
Emozione e memoria si sono unite con la presenza di Mario Pini, pronipote di Emilio Bianchi, intervenuto per onorare la figura del prozio.
“Usque ad Finem" – Fino alla fine – è il motto che accompagna l'Unità intitolata ad Emilio Bianchi, Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'impresa di Alessandria d'Egitto del 1941.
Nave Bianchi è la seconda in configurazione Anti Submarine Warfare-Enhanced, che unisce le peculiarità di una FREMM “General Purpose" alle spiccate capacità di lotta sotto la superficie tipiche delle FREMM “ASW".
Progettata e costruita interamente in Italia, nave Emilio Bianchi rappresenta l'evoluzione del programma FREMM e delle eccellenze della cantieristica nazionale. Ottimizzata in configurazione multiruolo, coniuga una piena versatilità operativa in tutti i domini marittimi con elevate capacità antisommergibile, essenziali per il controllo del mare, la protezione delle linee di comunicazione e le operazioni di interdizione.
La polivalenza delle FREMM ASW-Enhanced è garantita da un rilevante insieme di capacità operative che si integrano in un moderno sistema di combattimento. In questa versione le particolarità più rilevanti riguardano la presenza del cannone prodiero dal calibro 127/64 e di una suite sensoriale acustica che si compone di un SONAR a scafo, un SONAR a profondità variabile, una cortina idrofonica passiva rimorchiata ed un sistema di lancio contromisure di difesa antisiluro. La capacità di difesa aerea estesa si basa sul missile superficie/aria ASTER 15 e ASTER 30 e su un radar multi-funzione a moduli attivi.
Tra gli elementi distintivi della nave spicca la moderna configurazione logistica, che garantisce elevati standard abitativi, pensati per assicurare il benessere dell'equipaggio anche durante lunghi periodi di navigazione. L'Unità è inoltre dotata di un'area sanitaria attrezzata per attività di triage e stabilizzazione, a supporto delle esigenze medico-sanitarie in ambito operativo.
La nave è dedicata ad Emilio Bianchi, operatore dei mezzi speciali d'assalto che prese parte all'impresa di Alessandria d'Egitto nella notte tra il 18 e 19 dicembre 1941 come secondo operatore del siluro a lenta corsa (SLC) n. 221, condotto dal tenente di vascello Luigi Durand de la Penne.
La Marina Militare ricorda quindi un duplice momento carico di significato: il decimo anniversario dalla scomparsa di Emilio Bianchi, avvenuta il 15 agosto 2015, e la consegna dell'unità navale a lui intitolata.
La coincidenza tra questi due eventi non è casuale, ma rappresenta un ponte ideale tra passato e futuro, tra l'uomo che ha incarnato lo spirito del sacrificio “fino alla fine" e la nave che porterà il suo nome nei mari del mondo.
Nave Emilio Bianchi non sarà soltanto un mezzo operativo all'avanguardia, ma anche testimone vivente dei valori che animarono il suo omonimo: silenzio operoso, fedeltà e coraggio incrollabile. Un'eredità che continuerà a ispirare le generazioni di marinai chiamate a servire con onore la Patria.
Durante la cerimonia di consegna, così il SCSMM amm. Berutti Bergotto: "Il primo equipaggio di una nave è quello che Le da l'anima, che segna il solco della nave, quindi ha un ruolo molto importante. Si dice che sono gli uomini che fanno la nave, pertanto io vi esorto a essere fieri di essere qui con noi a bordo di questa nave.
Navi come questa sono e saranno uno strumento strategico affidato a voi, alla vostra capacità di condurlo in sicurezza e d’impiegarlo nel modo più rispondente alle esigenze del Paese.
Avrete l’onore di far navigare Nave Emilio Bianchi e la responsabilità di valorizzarne il potenziale nell’ampio spettro delle missioni che vi saranno assegnate, con l’auspicio che possiate assolverle con la stessa passione, coraggio e senso del dovere che hanno caratterizzato il nostro Eroe Emilio Bianchi e in linea con le più gloriose tradizioni della Marina.
Questa tipologia di navi è il successo della cantieristica nazionale, riconosciuta a livelli internazionali. L'unanime apprezzamento e interesse che molte Marine del mondo continuano a testimoniare, la loro enorme flessibilità di impiego, testimoniano il successo di questo progetto. Questo è il risultato di un grande lavoro di squadra che coinvolge tutta l’industria della Difesa nazionale, che ha investito con convinzione le migliori risorse in questo programma, per soddisfare gli sfidanti requisiti operativi necessari a gestire dettati l’attuale scenario internazionale".
Nave Bianchi e il suo equipaggio si preparano ora a intraprendere un intenso programma addestrativo in mare a difficoltà crescente, finalizzato al conseguimento della piena prontezza operativa.
Benvenuta nave Emilio Bianchi! Mari calmi e vento in poppa!