29 marzo 2014 20.49

“Il genio italiano è riconosciuto nel mondo per la capacità e la volontà di andare oltre”. Con queste parole, l’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Roberto Natali, accolto a bordo della portaerei Cavour dall’Ammiraglio di Divisione Paolo Treu, ha salutato gli equipaggi del 30° Gruppo Navale in sosta dal 22 al 27 marzo a Casablanca.

30° Gruppo Navale a Casablanca. Al termine il periplo dell'AfricaPenultima sosta della Campagna Navale della Marina Militare, “Il Sistema Paese in movimento” che, partita dal porto di Civitavecchia lo scorso 13 novembre, vedrà la portaerei Cavour, la rifornitrice Etna e la fregata Bergamini completare il periplo dell’Africa con la prossima sosta ad Algeri. “L’Africa è un continente in grande crescita -sottolinea nel suo discorso l’Ambasciatore- nel giro di un paio di generazioni ci sarà bisogno di circa 800milioni di posti di lavoro, ciò significa che bisogna portare sviluppo”. Numerose le attività condotte nell’ambito del programma della sosta: diplomazia navale, cooperazione, Capacity Building, promozione delle eccellenze imprenditoriali italiane. Non sono mancati momenti di interscambio religioso e culturale.

“L’Italia è tra i primi Paesi esportatori in Marocco”: è il concetto che accomuna partner presenti a bordo ed esponenti della Comunità italiana, tra cui molti imprenditori intervenuti nel corso di eventi dedicati a bordo della portaerei Cavour. “Nella campagna del 30° Gruppo Navale – ribadisce l’Ammiraglio Treu – è in azione una parte di Italia che vuole osare, che non vuole essere seconda a nessuno, che sa di disporre di grandi qualità umane e professionali e che ha ben compreso che tutto è possibile se si superano le divisioni e si lavora insieme come una squadra coesa ed affiatata, come un vero equipaggio”.

Perfettamente concordi con le parole espresse, sono gli equipaggi riuniti, che hanno fatto propria la visione teleologica del filosofo Hegel, che dalle parole altisonanti dell’Ambasciatore, recita: “L’uomo non è altro che la serie della sue azioni, nulla di grande è stato fatto senza passione”.

29 MAR 2014 - CAT