Il viaggio per diventare aviatore di Marina è un'esperienza unica, che fonde ambizione, preparazione tecnica e coraggio. Tutto inizia con una rigorosa selezione: da un lato, tra gli Ufficiali del Ruolo Normale (RN) che frequentano l'Accademia Navale di Livorno; dall'altro, attraverso il concorso annuale per Allievo Ufficiale Pilota di Complemento (AUPC), aperto a chi sogna di spiccare il volo.

La Selezione: il primo passo verso il cielo

La selezione non si limita al talento, ma valuta ogni aspetto: una solida padronanza della lingua inglese, il superamento di prove fisiche sfidanti e soprattutto l'idoneità psicofisica al volo, verificata con accurate visite mediche presso gli Istituti di Medicina Aerospaziale dell'Aeronautica Militare (IMAAM). Ogni candidato dovrà dimostrare di essere pronto a mettersi alla prova, sia mentalmente che fisicamente.

La formazione in Italia: il decollo del sogno

Superata la selezione, gli aspiranti piloti iniziano il loro percorso con il corso pre-flight presso l'Accademia Navale di Livorno. Qui, tra lezioni di aerodinamica e navigazione aerea, intenso allenamento fisico e perfezionamento dell'inglese, si gettano le basi per affrontare le sfide future. Questo è il momento in cui il sogno inizia a prendere forma: la preparazione è intensa, ma anche straordinariamente appagante.

Verso gli Stati Uniti: il cuore dell'addestramento

Con mente e corpo pronti, gli aspiranti piloti partono per gli Stati Uniti, verso le prestigiose scuole di volo della US Navy. La prima tappa è la Naval Air Station (NAS) di Pensacola, in Florida, dove comincia la vera avventura: nuotare un miglio nautico con equipaggiamento di volo, imparare tecniche di sopravvivenza su terra e in mare e studiare in inglese materie aeronautiche fondamentali come aerodinamica, meteorologia, navigazione e regole del volo. Ogni sfida superata avvicina i candidati al sogno di volare.

Il primo volo: la magia prende vita

Conclusa la fase iniziale, i futuri piloti si trasferiscono alla NAS Whiting Field (Milton - Florida), dove inizia il vero e proprio addestramento in volo. A bordo del T-6B Texan II, sotto la guida di esperti istruttori americani, vivono il primo contatto con il cielo. Questa fase, conosciuta come Primary, dura circa sei mesi ed è il trampolino di lancio per tutte le specializzazioni successive.

Le ali del futuro:

Velivoli aviogetto F-35B

Per chi dimostra attitudine e capacità straordinarie, il passo successivo è il trasferimento alla NAS Meridian, in Mississippi, per addestrarsi sugli aviogetti T-45 Goshawk. Qui il percorso culmina con il decollo e l'appontaggio su portaerei, un momento di pura adrenalina. Ottenute le leggendarie Wings of Gold americane, simbolo del Brevetto di Pilota Militare, gli ufficiali rientrano in Italia per volare sull'innovativo caccia di quinta generazione F-35B, presso la base di Grottaglie.

Pattugliatori marittimi

Non tutti i piloti seguono il percorso verso il jet: la maggior parte, dopo la Primary, passano alla fase Advanced Multiengine, addestrandosi a Corpus Christi, in Texas, sui bimotori Beechcraft T-44C. In circa sei mesi, conquistano anche loro le ambite Wings of Gold, preparando il loro futuro passaggio alla linea P-72 presso il 41° Aerostormo di Sigonella.

Gli Elicotteri dell'Aviazione Navale

Per coloro destinati alla linea ad ala rotante, dopo la fase Advanced Multiengine invece, il percorso prosegue con ulteriori 6 mesi a Whiting Field per completare l'addestramento Helo Advanced sul TH-57/TH-73, prima di tornare in Italia e affinare le proprie abilità sulle linee operative ad ala rotante AB-212, NH-90 e EH-101 della Marina Militare.

Un futuro operativo ricco di avventure

Una volta ottenute le qualifiche, gli ufficiali sono pronti per la vera avventura: integrarsi negli equipaggi delle navi della Marina Militare. Da qui, ogni missione è una storia da raccontare, ogni volo un tassello nella difesa e nel supporto delle operazioni reali. Che si tratti di decollare da una portaerei, pattugliare il mare o salvare vite, i piloti della Marina scrivono ogni giorno nuove pagine di eroismo e dedizione.

Diventare aviatore di Marina non è solo una carriera: è un viaggio verso l'eccellenza, un sogno che si trasforma in realtà e un'epopea che unisce il coraggio umano alla tecnologia più avanzata.

Diventare Operatore di Volo e Tecnico manutentore della Marina Militare: un percorso di assoluta eccellenza

L'Aviazione della Marina non si limita a formare piloti, ma crea anche figure imprescindibili come gli Operatori di Volo, parte integrante dell'equipaggio di elicotteri, utilizzatori dei sensori e i Tecnici manutentori, eccellenze responsabili del mantenimento in efficienza e dell'aeronavigabilità di aerei ed elicotteri. Ogni ruolo è fondamentale per garantire la sicurezza, l'efficienza e il successo delle operazioni aeree.

La selezione: il primo passo verso un ruolo fondamentale

Gli Operatori di Volo e i Tecnici vengono selezionati attraverso concorsi interni riservati a Graduati e Sottufficiali della Marina o tramite il reclutamento esterno di Volontari in Ferma Iniziale (VFI) nella Componente Specialistica Aeromobili (Aer). I candidati superano rigorose visite mediche per Equipaggi Fissi di Volo presso l'IMAAM, dimostrando una perfetta idoneità psicofisica, necessaria per affrontare le sfide future.

Formazione degli Operatori di Volo: i custodi del cielo

Una volta selezionati, i frequentatori iniziano un corso intensivo di circa un anno studiando i principi dell'aerodinamica, gli impianti elettrici e idraulici degli elicotteri, approfondendo ogni dettaglio tecnico sull'impiego dei sensori degli aeromobili sui quali spiccheranno il volo. Alla fine del corso, conseguono il prestigioso Brevetto di Specialista di Elicottero, abilitazione Operatore di volo, entrando a pieno titolo nei Gruppi di Volo. Sono pronti per operare a bordo degli elicotteri, fianco a fianco con i piloti, contribuendo al successo delle missioni aeree.

Il percorso degli Specialisti Tecnici: i custodi della sicurezza

I Tecnici manutentori, suddivisi in avionici e meccanici, seguono un iter ancora più articolato. La formazione dura circa due anni, durante i quali imparano a conoscere, diagnosticare e manutenere i sofisticati velivoli. Alla fine di questo percorso, ottengono il Brevetto di Specialista e iniziano una fase esperienziale di tre anni presso i Gruppi di Volo lavorando a stretto contatto con personale altamente qualificato sugli aeromobili della Marina, affinano le loro competenze fino a conseguire la prestigiosa Licenza di Manutentore Aeronautico Militare, un riconoscimento tecnico militare a livello europeo di altissimo livello che apre le porte a una carriera di eccellenza nel mondo aeronautico.

Il futuro: un ruolo cruciale nelle operazioni aeree

Una volta completata la formazione, Operatori di Volo e Manutentori vengono assegnati ai Gruppi di Volo di Luni-Sarzana, Grottaglie o Catania dove mettono in pratica le conoscenze acquisite, garantendo l'operatività e l'efficienza degli aeromobili, contribuendo al successo delle missioni, sia a terra che a bordo delle Navi della Marina Militare. Ogni giorno, con dedizione e meticolosità assicurano che gli aerei e gli elicotteri della Marina siano pronti ad affrontare qualunque sfida al servizio della Squadra Navale e del Paese.

Diventare Operatore di Volo o Tecnico specialista non è solo un lavoro: è una vocazione, un impegno per la sicurezza del volo e un contributo diretto alla capacità operativa della Marina e della Nazione. Ogni aereo o elicottero che solca i cieli e ogni missione condotta al successo portano la firma di questi professionisti d'élite.​