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Unità |
Attività |
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1 PN |
Durante il primo conflitto mondiale operò prevalentemente in alto Adriatico per attività di vigilanza e missioni di appoggio ad idrovolanti. |
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2 PN |
Durante il primo conflitto mondiale fu dislocata alternativamente in alto Adriatico e tra Brindisi e Taranto, svolgendo attività di vigilanza costiera e collegamenti con l’Albania. |
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3 PN |
Il 18 gennaio 1912 prestò soccorso al piroscafo Maria Carmela in difficoltà lungo le coste pugliesi; dal 1915 al 1918 fu sempre in alto Adriatico in missioni di guerra di carattere offensivo, esplorativo e di appoggio a MAS ed idrovolanti. |
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4 PN |
Durante il primo conflitto mondiale rimase sempre in alto Adriatico e fu prevalentemente impiegata per la difesa foranea e brevi missioni di vigilanza lungo il litorale. |
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5 PN |
Durante servizio di vigilanza al largo di Venezia fu affondata, il 26 giugno 1915, dal sommergibile austriaco U 10. |
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6 PN |
Durante la prima guerra mondiale fu prima attiva nel golfo di Venezia per la vigilanza foranea e missioni lungo il litorale fino al fronte terrestre; nella primavera del 1917 venne trasferita alle dipendenza dell’11ª squadriglia di Brindisi ed adibita alla protezione del traffico con l’Albania ed alla vigilanza dello sbarramento del canale d’Otranto. |
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7 PN |
Durante il primo conflitto mondiale fu prima attiva in alto Adriatico; successivamente, fino alla fine della guerra, operò nel basso Adriatico per scorte con l’Albania e partecipando allo sbarramento mobile del canale d’Otranto. |
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8 PN |
I primi due anni del periodo bellico fu a Venezia per missioni litoranee di ricognizione e sorveglianza dell’estuario; nel 1917 fu trasferita alla flottiglia di Brindisi; fece parte dello sbarramento mobile del canale d’Otranto e compì numerose missioni di scorta per l’Albania. |
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9 PN |
La notte del 2 novembre 1916, insieme al cacciatorpediniere Zeffiro e con il MAS 20 a rimorchio, penetrò fino alle ostruzioni della base di Pola, mettendo il MAS in condizioni di lanciare contro una grossa unità austriaca senza peraltro ottenere alcun risultato per imperfetto funzionamento dei due siluri; per questa ardita azione la sua Bandiera di Combattimento fu decorata di medaglia d’argento al valore. |
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10 PN |
durante la guerra 1915-1918, inquadrata nella 7ª squadriglia costiera alle dipendenze delle Forze Navali dell’Alto Adriatico, fu prevalentemente adibita alla scorta di navi maggiori durante le loro missioni di appoggio alle operazioni dell’Esercito ed effettuò pose di sbarramenti offensivi di mine sotto coste controllate dall’avversario. |
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11 PN |
Durante la prima guerra mondiale fu impiegata in alto Adriatico per la vigilanza delle coste e missioni di appoggio a nostri idrovolanti; pochi mesi prima dell’armistizio fu trasferita alle dipendenze del Comando in Capo dell’Armata del Basso Adriatico; a conflitto finito effettuò alcuni collegamenti con Valona, Durazzo e per una volta fu a Zara. |
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12 PN |
Durante il primo conflitto mondiale, assegnata alla 7ª squadriglia costiera, disimpegnò prevalentemente servizio di protezione foranea nell’estuario veneto e di vigilanza antisommergibile. |
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13 OS |
Durante la guerra 1915-1918 fu attivissima nel golfo di Venezia fino al confine con l’Austria, effettuando missioni di appoggio a nostre unità minori e a idrovolanti, attività di ricognizione e di posa di sbarramenti di mine. |
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14 OS |
Durante la guerra 1915-1918, nei primi due anni di attività bellica, effettuò numerose missioni in alto Adriatico; nella primavera-estate del 1917 prestò servizio di scorta sulle rotte tra Brindisi e l’Albania, partecipando inoltre alla difesa mobile del canale d’Otranto; nell’ottobre 1917 venne aggregata alla 22ª squadriglia costiera della Spezia per la difesa del traffico in mar Ligure. |
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15 OS |
Cooperò al disincaglio della R.N. San Giorgio nello stretto di Messina, ove la squadriglia di appartenenza era stata dislocata dal 1° novembre 1913. Nel primo conflitto mondiale rimase in alto Adriatico compiendo missioni di ricognizione, vigilanza costiera, appoggio a nostri idrovolanti, posa di sbarramenti di mine. |
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16 OS |
Durante la prima guerra mondiale fu sempre in alto Adriatico adibita prevalentemente alla vigilanza ravvicinata ed a ricognizioni lungo le coste. |
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17 OS |
Il 1° febbraio 1914, nel corso di una esercitazione, investì la torpediniera 14 OS riportando vistose avarie alla prora, che richiesero alcuni mesi di lavori; nel corso della prima guerra mondiale, la notte del 3 luglio 1915 andò perduta per scoppio di una mina durante la posa di uno sbarramento. |
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18 OS |
Durante il conflitto 1915-1918, fece parte dell’8ª squadriglia ed effettuò numerose missioni di guerra in alto Adriatico di carattere esplorativo, appoggio ad unità minori ed idrovolanti, posa di sbarramenti di mine sotto le coste istriane. |
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19 OS |
Durante la prima guerra mondiale, con Nazario Sauro a bordo, si distinse particolarmente per la violazione del porto di Pirano nella notte del 24 giugno 1916. |
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20 OS |
Durante la guerra del 1915-1918 partecipò alla violazione del porto di Pirano, la notte del 24 giugno 1916, ponendosi a protezione della torpediniera 19 OS. |
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21 OS |
Durante il primo conflitto mondiale fu impiegata per più di due anni in alto Adriatico ove compì missioni di ricognizione, appoggio a nostre unità minori ed idrovolanti, posa di campi minati sotto le coste istriane; nell’ottobre 1917 fu trasferita in Sicilia per la difesa del traffico marittimo nazionale. |
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22 OS |
Nei primi due anni della guerra 1915-1918 fu impiegata in alto Adriatico; fu elogiata la sua azione condotta nella notte del 17 gennaio 1916, sotto Miramare, che portò all’affondamento di un’unità ausiliaria austriaca nonostante la vivace reazione delle batterie costiere. |
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23 OS |
L’unità ricevette un encomio per l’azione condotta nella notte del 17 gennaio 1916, sotto Miramare, che portò all’affondamento di un’unità ausiliaria austriaca nonostante la vivace reazione delle batterie costiere. |
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24 OS |
Nella notte del 29 maggio 1916, la torpediniera, con a bordo Nazario Sauro, penetrò nel porto di Trieste e lanciò due siluri che peraltro non colpirono alcuna unità austriaca; per tale azione la Bandiera di Combattimento della 24 OS fu decorata l’17 agosto 1916 con medaglia d’argento al Valor Militare. |
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25 AS |
All’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, organicamente assegnata alla 15ª squadriglia costiera, fu impiegata per il servizio di scorte e pilotaggio nel golfo di Taranto per tutto il periodo bellico. |
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26 AS |
All’inizio della guerra 1915-1918 si trovava a Messina nella 7ª squadriglia costiera, dove effettuò alcune scorte a nostri piroscafi e missioni di sorveglianza antisommergibili; dal novembre 1915 fu trasferita a Venezia; da aprile 1916 raggiunse Taranto e fu assegnata alla 15ª squadriglia costiera. |
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27 AS |
Dopo brevi permanenze a Messina, Taranto e Brindisi, nei primi mesi della guerra 1915-1918, ove disimpegnò servizio di pilotaggio e scorta, fu trasferita in alto Adriatico per missioni di ricognizione e di posa di campi minati; nel febbraio 1916 tornò a Taranto presso la 15ª squadriglia costiera ed adibita alle scorte ed al pilotaggio nel golfo omonimo per il resto del periodo bellico. |
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28 AS |
Durante il primo conflitto mondiale fu impiegata per la protezione del traffico nel golfo di Taranto ed effettuò qualche missione fino a Messina per scorta di unità da guerra. |
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29 AS |
Durante la guerra 1915-1918 fu impiegata prima per la protezione del traffico tra lo Jonio ed il basso Adriatico; da novembre del 1915 a gennaio 1916 operò in alto Adriatico e successivamente, fino alla fine del conflitto, disimpegnò attività di scorta e pilotaggio nel golfo di Taranto, facente parte della 15ª squadriglia costiera; il 16 febbraio 1916, a causa della forza del mare, perse un uomo dell’equipaggio; il 16 agosto 1917, durante il recupero di una mina, si ebbe l’esplosione dell’ordigno che causò due morti e danni a poppa. |
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30 AS |
All’inizio della guerra 1915-1918 effettuò alcune scorte tra Taranto, Crotone e la Sicilia; dopo i lavori a Napoli fu a Venezia e quindi, nel 1916, a Taranto e Brindisi per la protezione del traffico costiero; nell’ottobre 1916 passo alla 22ª (poi 17ª) squadriglia di Napoli per la difesa del traffico mercantile nazionale. |
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31 AS |
Fu dotata di apparato motore sperimentale, costituito da turbine Parsons su tre assi, che ebbe scarsa affidabilità e determinò un’attività modesta della stessa unità. |
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32 AS |
Fu dotata di apparato motore sperimentale, costituito da turbine Bergmann su due assi, che ebbe scarsa affidabilità e determinò un’attività modesta della stessa unità. |
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33 PN |
Il 27 aprile 1915 salvò 26 naufraghi dell’incrociatore francese Leon Gambetta trasportandoli a Brindisi, dove rimase per tutta la durata del conflitto, effettuando importanti missioni di scorta e missioni di sbarramento del canale d’Otranto. |
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34 PN |
Durante la guerra 1915-1918 fu assegnata alla base di Brindisi adibita alla difesa del traffico con lo Jonio ed il basso Tirreno; partecipò allo sbarramento mobile del canale d’Otranto, a scorte e missioni in Albania. |
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35 PN |
Durante la prima guerra mondiale operò nel basso Adriatico, nel canale d’Otranto e nelle acque dell’Albania. |
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36 PN |
Durante il primo conflitto mondiale a Brindisi, affondò per urto contro mina il 10 novembre 1918, tre miglia a sud di capo Rodoni (Albania). |
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37 PN |
Durante la prima guerra mondiale fu impiegata dapprima per servizi di scorta a navi dirette in Sicilia e a Napoli e successivamente anche per la protezione del traffico con l’Albania; in quel periodo fece parte dell’8ª e della 13ª squadriglia costiera di Brindisi. |
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38 PN |
All’inizio della guerra 1915-1918 temporaneamente alle dipendenze del Comando M.M. di brindisi per servizi di scorta; rimase in quella sede per tutta la durata del conflitto facendo parte della 13ª (poi 12ª) squadriglia costiera, con prevalente attività di scorta in acque pugliesi. |
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39 RM |
Unico esemplare ad essere costruito nel Regio Arsenale di Spezia fu dotato di apparato motore sperimentale; si trattava di un apparato motore misto di macchine alternative e turbine su tre assi su progetto dei Maggiori G.N. De Vito e Boella. A causa delle cattive prestazioni dell’apparato motore l’unità ebbe scarso impegno operativo. |