|
Unità |
Attività |
|
40 PN |
Partecipò alla violazione del porto di Parenzo, effettuata il 12 giugno 1916 da un gruppo di siluranti italiane; fece parte della 12ª e poi della 10ª squadriglia costiera. |
|
41 PN |
Il 15 luglio 1916 l’unità raggiunse Venezia; aggregata alla 12ª fece poi parte della 10ª squadriglia costiera ed impiegata prevalentemente per la difesa del litorale da Grado ad Ancona. |
|
42 PN |
Nel corso del primo conflitto mondiale da Napoli raggiunse Venezia ed in seguito trasferita a Brindisi; da agosto a settembre 1923 fu a disposizione del Regio Governatore di Corfù. |
|
43 PN |
Appena entrata in servizio, nel corso del primo conflitto mondiale, fu prima a Messina e poi da settembre 1916 a Taranto, inquadrata nella 16ª squadriglia costiera adibita al servizio di protezione del traffico nello Jonio. |
|
44 PN |
Nel settembre fu assegnata alla 17ª squadriglia costiera di Napoli; nel settembre 1923 fu a disposizione del Regio Governatore di Corfù. |
|
45 PN |
"Nel novembre 1916 fu aggregata all’8ª squadriglia mista dipendente dalla Divisione Esploratori (Brindisi) e poi assegnata allo sbarramento mobile del canale d’Otranto; nel marzo 1917 fu spostata a Trapani e nel maggio 1917 fu assegnata alla 17ª squadriglia di Napoli. |
|
46 OS |
Dopo l’addestramento in mar Ligure, raggiunse Venezia nel maggio 1916, ove fu dapprima aggregata alla 12ª e poi assegnata alla 10ª squadriglia dipendente dalle Forze Navali dell’Alto Adriatico; partecipò alla violazione del porto di Parenzo il successivo 12 giugno. |
|
47 OS |
Nel giugno 1916 fu temporaneamente adibita alla vigilanza antisommergibile dell’alto Tirreno, effettuando esperienze con le torpedini da rimorchio; a settembre fu inviata a Taranto ed inserita nella 16ª squadriglia alle dipendenze del locale dipartimento per la protezione del traffico nello Jonio; da febbraio ad aprile 1917 fu destinata al servizio di sbarramento mobile del canale d’Otranto alle dipendenze del Comando d’Armata. |
|
48 OS |
Iniziò l’attività prestando assistenza, nel maggio 1916, al sommergibile Pacinotti durante le prove d’immersione; effettuò poi servizio di vigilanza antisommergibile nell’alto Tirreno; a metà luglio raggiunse Venezia ed entrò a far parte della 10ª squadriglia adibita alla sorveglianza delle coste e a missioni di ricognizione. |
|
49 OS |
Fino al novembre 1916 operò in alto Tirreno, adibita alla vigilanza antisommergibile e ad esperienze con le torpedini “Ginocchio”; passò quindi all’8ª squadriglia mista alle dipendenze dell’Armata e fu impiegata per il servizio di sbarramento mobile del canale d’Otranto fino a marzo del 1917; negli ultimi anni di servizio passò alle dipendenze del Dipartimento della Spezia e impiegata per effettuare esperienze radiogoniometriche con piroscafi, che si svolsero nel golfo di Genova nel 1931-1932. |
|
50 OS |
Nei primi mesi di vita fu impiegata per la difesa antisommergibile alla Spezia, Napoli e Messina; nell’aprile 1917 fu assegnata alla 16ª squadriglia costiera di Taranto per il servizio di protezione del traffico mercantile nello Jonio. |
|
51 OS |
Nell’agosto 1916 venne assegnata al Comando M.M. di La Maddalena, per la difesa antisommergibile nel nord della Sardegna; il 19 marzo 1917 prestò soccorso a numerosi naufraghi della corazzata francese Danton, silurata da sommergibile avversario; a fine aprile 1917 passò alla 18ª squadriglia costiera della Spezia per la difesa del traffico mercantile nazionale. |
|
52 AS |
Nell’ottobre 1916 fu inviata a Brindisi per la 13ª squadriglia e durante il trasferimento scortò da Messina a Brindisi il sommergibile francese Arethuse; fu adibita al servizio di sbarramento mobile del canale d’Otranto fino a marzo del 1917, per essere poi trasferita a Palermo per la difesa antisommergibile; in seguito, fino al termine del primo conflitto mondiate, fu assegnata alla difesa del traffico mercantile facendo parte della 18ª squadriglia costiera, dipendente dal dipartimento della Spezia. |
|
53 AS |
Nell’ottobre 1916 fu inviata a Brindisi per essere aggregata alla 13ª squadriglia; durante il trasferimento scortò fino a Taranto i sommergibili classe “W”, che erano stati acquistati in Inghilterra dalla Marina Italiana; restò per breve tempo a Brindisi per il servizio di sbarramento mobile del canale d’Otranto. |
|
54 AS |
Dall’ottobre 1916 all’aprile 1917 fu assegnata alla 19ª squadriglia di Brindisi per il servizio di sbarramento mobile del canale d’Otranto; fu poi trasferita a Savona presso la 18ª squadriglia costiera per la vigilanza antisommergibile locale ed la difesa del traffico mercantile nazionale nell’alto Tirreno. |
|
55 AS |
Nel novembre 1916 entrò a far parte dell’8ª squadriglia costiera mista ed adibita allo sbarramento mobile del canale d’Otranto; vi rimase sino all’aprile 1917 quando fu trasferita in Tirreno, con base a Savona, per la vigilanza antisommergibile; nell’estate del 1917 venne dislocata a Brindisi nella 14ª squadriglia per la protezione del traffico costiero e con l’Albania; prima del termine del conflitto passò alla 7ª squadriglia di Venezia. |
|
56 AS |
Nel dicembre 1916 fu assegnata al dipartimento di Taranto e distaccata al servizio mobile di sbarramento del canale d’Otranto; ad aprile del 1917 passò alla 14ª squadriglia di Brindisi per la protezione del traffico nello Jonio e nel basso Adriatico; ad agosto del 1918 venne trasferita alla 7ª squadriglia di Venezia; dopo l’armistizio del novembre 1918 fu tra le prime unità a raggiungere Trieste e fu poi assegnata fino ad agosto 1919 al dragaggio tra Venezia ed Ancona. |
|
57 AS |
Nel gennaio 1917 fu assegnata al Comando in Capo di Taranto per servizio dipartimentale; nell’aprile entrò a far parte della 14ª squadriglia di Brindisi, adibita alla protezione del traffico nello Jonio e con l’Albania; nel giugno 1920 l’unità fu posta alle dipendenze della divisione del Levante; raggiunse il mar Nero insieme alla 69 PN e risalì il Danubio fino a Vienna e stazionò a lungo a Budapest, rientrando in Italia nel giugno 1921. |
|
58 OL |
Nel giugno 1916 effettuò alcune brevi crociere di vigilanza antisommergibile in alto Tirreno; raggiunse quindi Venezia, entrando a far parte della 12ª squadriglia costiera dipartimentale per la vigilanza delle coste tra Venezia e Grado; passò poi alla 10ª (poi 20ª) squadriglia alle dipendenze del Comando Forze Navali Alto Adriatico compiendo missioni di ricognizione, di appoggio a velivoli e di posa di campi minati. |
|
59 OL |
Ebbe problemi durante le prove e pertanto fu adibita al servizio di difesa antiaerea nell’alto Tirreno e ad esperienze di rimorchio delle torpedini “Ginocchio” alla Spezia; il 16 settembre 1916 ebbe grave avaria di macchina per la quale furono necessarie lunghe riparazioni; l’unità fu poi aggregata alla 14ª squadriglia della Spezia, formata da unità non perfettamente riuscite ed adibita, per tutta la durata della guerra, alla difesa ravvicinata del traffico marittimo nazionale. |
|
60 OL |
Fino al settembre 1916 fu assegnata alla vigilanza costiera in alto Tirreno; durante il trasferimento a Messina subì un’avaria in macchina e fu rimorchiata a Gaeta per essere riparata; dopo una breve permanenza a Messina nel novembre 1916 raggiunse Taranto per far parte della 16ª squadriglia adibita alla protezione del traffico nello Jonio e nel basso adriatico, rimanendovi fino alla fine del conflitto in atto. |
|
61 OL |
dopo una breve assegnazione al servizio di vigilanza antisommergibile nel mar Ligure, a fine ottobre 1916 raggiunse Messina, ove disimpegnò la medesima attività, e successivamente entrò a far parte della 13ª (poi 14ª) squadriglia di Brindisi per la protezione del traffico nel basso Adriatico; nell’ottobre 1917 venne trasferita alla 22ª squadriglia della Spezia per la difesa del traffico marittimo nazionale nel mar Ligure e con qualche puntata nel medio Tirreno; nel settembre 1923 fu a disposizione del Governatore di Corfù. |
|
62 OL |
Nell’ottobre 1916 fu adibita alla difesa antisommergibile nella zona della Spezia e successivamente incorporata nella 17ª (poi 22ª) squadriglia del Dipartimento dell’alto Tirreno per la difesa del traffico marittimo nazionale per tutta la durata della guerra 1915-1918. |
|
63 OL |
Nell’ottobre 1916 fu adibita alla difesa antisommergibile nella zona della Spezia e successivamente incorporata nella 17ª (poi 22ª) squadriglia del Dipartimento dell’alto Tirreno per la difesa del traffico marittimo nazionale per tutta la durata della guerra 1915-1918; nel 1926 e nel 1929 effettuò importanti esperienze per la Commissione Permanente. |
|
64 PN |
Fu assegnata alla 20ª squadriglia del dipartimento di Venezia, che raggiunse nella primavera del 1918, dopo aver operato per un certo tempo nel medio Adriatico per la sorveglianza delle coste marchigiane; nei mesi che seguirono, fino all’armistizio di novembre, fu adibita alla difesa costiera tra Venezia ed Ancona. |
|
65 PN |
Raggiunse Venezia poco prima dell’armistizio del novembre 1918 ed entrò a far parte della 20ª squadriglia di quel Dipartimento; nell’immediato dopoguerra fu a Trieste e a Pola, effettuando missioni di collegamento con Venezia e di rastrellamento di zone minate. |
|
66 PN (poi 70 PN) |
Nel maggio 1918 raggiunse la 23ª squadriglia dipartimentale di Venezia; nell’ottobre 1919 la torpediniera 66 PN, trovandosi in crociera di vigilanza, diresse per Fiume schierandosi con il movimento annessionistico dannunziano, rimanendovi per più di un anno restando organicamente dipendente al Comando della Piazza di Pola; per questa ragione fu radiata il 16 gennaio 1921 e contemporaneamente reinserita nei quadri del Naviglio come 70 PN. |
|
67 PN |
Fu assegnata alla 23ª squadriglia di Venezia, che raggiunse nell’estate del 1918, e venne adibita al servizio dipartimentale; nell’autunno fu trasferita alla flottiglia di Brindisi ove rimase fino alla fine del primo conflitto mondiale. |
|
68 PN (poi 71 PN) |
Raggiunse la 23ª squadriglia dipartimentale di Venezia poco prima della guerra 1915-1918; nel dicembre 1919 la torpediniera 68 PN, impegnata in crociera di vigilanza nell’alto Adriatico alle dipendenze del Comando M.M. di Pola, entrò a Fiume schierandosi con il movimento annessionistico dannunziano; per questa ragione fu radiata il 16 gennaio 1921 e contemporaneamente reinserita nei quadri del Naviglio come 71 PN. |
|
69 PN |
Inizio la sua attività dopo la fine del primo conflitto mondiale; venne assegnata alla flottiglia di Brindisi; nel 1919 fu temporaneamente alle dipendenze del Comando Superiore Navale in Albania; nel giugno 1920 fu posta alle dipendenze della Divisione Navale del Levante per essere inviata sul Danubio. |