Marina Militare


La cerimonia di inaugurazione è stata l'evento cardine del 2° Raduno nazionale dei sommergibilisti, ricco di eventi organizzati grazie alla collaborazione tra ANMI, la città di Gaeta e la Marina Militare

24 aprile 2017 Carlo Faggiana

Nell'ambito del 2° Raduno nazionale dei sommergibilisti, si è svolta lo scorso sabato 22 aprile sul lungomare Caboto di Gaeta - presenti il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio  Valter Girardelli, il sindaco di Gaeta, dott. Cosmo Mitrano e il presidente dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, ammiraglio (aus) Paolo Pagnottella - la cerimonia di inaugurazione del primo "Monumento nazionale al sommergibilista".

Rappresentato dalla torretta di un ex sottomarino della Regia Marina chiamato "R12", per anni utilizzato quale "Monumento ai caduti in mare" a Ortona e successivamente rimosso perché in pessimo stato di conservazione, il monumento è stato ristrutturato per risplendere di nuova luce nella nuova ubicazione della cittadina laziale.

La cerimonia di inaugurazione ha suggellato una intensa tre giorni con protagonista principale il "sommergibilismo", ricca di eventi organizzati con la collaborazione di ANMI, città di Gaeta e Marina Militare.

Il Raduno è iniziato il giorno 20 aprile con la conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la sala consigliare del Municipio di Gaeta alla presenza del Comandante dei Sommergibili, ammiraglio di divisione Dario Giacomin, seguita il 21 aprile da una conferenza sulla professione del sommergibilista presso il teatro Arena a favore degli studenti locali e dall'inaugurazione di una mostra tematica, organizzata dal Comando flottiglia sommergibili, presso la Chiesa della Soledad - Bastione Carlo V

A fare da cornice, ormeggiati presso il pontile Nato, il sommergibile Pietro Venuti e la fregata Libeccio che, aprendo alla cittadinanza con visite a bordo, sono stati presi letteralmente d'assalto dai numerosi ospiti e turisti intervenuti.

La cerimonia di inaugurazione del monumento ai sommergibilisti caduti in battaglia ha visto sfilare, davanti alle numerose autorità civili e militari presenti, una rappresentanza dell'ANMI e una compagnia di sommergibilisti in servizio che, fieri custodi delle antiche tradizioni marinare, hanno marciato intonando l'inno dei sommergibilisti.

Il Capo di Stato Maggiore, ricordando durante la sua allocuzione che"…non esistono ex-sommergibilisti, ma solo marinai sommergibilisti per sempre", ha voluto sottolineare il forte legame storico esistente tra la città di Gaeta e la Marina, consolidatosi intorno all'anno mille quando assunse il ruolo di Repubblica marinara.

In un particolare passaggio, l'ammiraglio Girardelli ha inoltre sottolineato come la Marina sia impegnata in prima linea con missioni di presenza e sorveglianza anche attraverso l'impiego del sommergibile… "considerato in tutte le Marine maggiori, il mezzo assolutamente idoneo e capace di compilare accurate situazioni, sia in forma palese sia in maniera discreta, consentendo, molto spesso, di vedere senza essere visti, di sentire senza essere sentiti, di seguire senza essere seguiti; in sintesi di acquisire una maggiore conoscenza dell'ambiente e della situazione in atto, in modo da poter fornire al decisore una situazione più chiara possibile per assumere le decisioni più idonee e le migliori opzioni strategiche."