Marina Militare

L’area è stata oggetto nel 2017 di emissione di una miscela di gas, prevalentemente metano ed è presente un’attività emissiva continua di gas

28 novembre 2019 Ettore Cimenti

Nei giorni 25 e 26 novembre 2019, l’Istituto Idrografico della Marina (IIM) ha ospitato nella sua sede il 1° workshop dedicato all’attività condotta presso lo scoglio d’Affrica (Formica di Montecristo), che ha visto riunire tutti gli attori coinvolti quali l’IIM, l’Università di Ferrara (UniFe) che ha tenuto il coordinamento delle attività, i centri di ricerca Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e Istituto di iNgegneria del Mare (INM) del CNR e l’Università La Sapienza – Roma 2.

Nella campagna “Scoglio d’Affrica 2019” condotta a giugno scorso, sono state programmate e condotte attività di mapping integrato con acquisizione di morfologia, natura del fondo e colonna d’acqua, identificazione di target di interesse per lo sviluppo di un processo di valutazione rapida con sistemi innovativi acustici e non acustici.

L’area è stata oggetto nel 2017 di emissione di una miscela di gas, prevalentemente metano ed è presente un’attività emissiva continua di gas. I dati raccolti hanno consentito una prima classificazione del fondale non solo dal punto di vista della morfologia ma anche dal punto di vista dei materiali, integrando il dato di riflessione delle onde sonore (backscatter) con l’analisi della colonna d’acqua (Water Column) e con immagini video dei veicoli subacquei ROV (Remotely Operated Vehicle).

Il workshop, oltre a presentare i dati raccolti ed i risultati ottenuti, è stato anche un momento di riflessione sui possibili sviluppi futuri del progetto, analizzandone eventuali aspetti connessi alla sicurezza sulla navigazione in area, delineandone le linee di condotta dell’attività futura attraverso il coordinamento e la collaborazione di tutti gli enti coinvolti per il monitoraggio delle emissioni gassose in ambiente sottomarino critico.