Marina Militare

La collaborazione tra le due Marine si è rinnovata consolidando uno scambio professionale che ha permesso di accrescere le capacità operative, l’integrazione e l’interoperabilità degli equipaggi coinvolti

13 dicembre 2019 Luca Gullotti

Si è svolta a Taranto l'esercitazione bilaterale Italo-Marocchina, denominata ITA-MAR 2019, articolata in una fase “livex" in mare nelle acque del Golfo ed una in porto. 

L'esercitazione, giunta alla sua seconda edizione (la prima si è svolta nel 2015), si colloca nell'ambito di una serie di attività di collaborazioni che la Marina Militare svolge con le marine dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che contribuiscono ad accrescere e consolidare la cooperazione e di dialogo.  

L'edizione di quest'anno è stata pianificata, coordinata e condotta dal Comandante del Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare di Taranto (MARICENTADD), il contrammiraglio Francesco Covella e dal suo staff, insieme ai colleghi della marina marocchina. 

I temi addestrativi trattati sono stati molteplici. Si è passati dalla lotta Antisommergibile (AS) e Antiaerea (AAW), alla sorveglianza e controllo del traffico marittimo, continuando con il contrasto alle attività illecite via mare, la Ricerca e Soccorso Marittimo (SAR), le procedure di rimorchio di unità in avaria, la difesa da attacchi condotti da piccole imbarcazioni, la navigazione di precisione in ingresso ed uscita dai porti, il controllo del danno e la difesa passiva (antincendio e antifalla);  tutte attività studiate e preparate nella fase porto in apposite sessioni congiunte o in addestramento pratico, come quello relativo alla “difesa passiva" e alla difesa da attacchi chimici, biologici, radiologici e nucleari (CBRN), tenutosi presso il Servizio Sistema Nave di Maricentadd. 

L'Italia ha partecipato all'esercitazione con la fregata Zeffiro, con imbarcato un team ispettivo del 2° Reggimento della Brigata Marina San Marco, un elicottero SH 90 in configurazione AS, proveniente dalla Stazione Aeromobili della Marina di Grottaglie (MARISTAER) e con il sommergibile Gazzana del Comando Flottiglia Sommergibili di Taranto (COMFLOTSOM); il Marocco invece con la fregata classe “Sigma" Tarik Ben Ziyad.  

L'attività addestrativa in mare è stata ricca e proficua e ha riguardato diversi settori.

Sono state condotte esercitazioni di “Caccia AS" da parte delle due unità che, con l'ausilio dell'elicottero italiano SH 90, hanno provato ad individuare e neutralizzare il sommergibile GAZZANA, per l'occasione nelle vesti del nemico nascosto. Importanti anche le esercitazioni di difesa aerea, dove entrambi i team AAW hanno avuto modo di testare l'impiego comune delle corrette procedure.

I team ispettivi delle due marine, sotto l'esperta guida degli istruttori del 2° Reggimento della Brigata Marina San Marco, dopo una fase iniziale di familiarizzazione in porto, si sono cimentati in mare nel Vessel Boarding Search and Seizure (VBSS), dove il team marocchino ha avuto modo di effettuare un'inserzione a bordo dello Zeffiro, che ha simulato per l'occasione di essere un mercantile sospetto, da controllare.

Importante anche l'addestramento congiunto tra l'equipaggio di volo dell'SH 90 e la squadra di ponte della fregata marocchina, durante i vari avvicinamenti e vertrep a secco (posizionamento in hovering sul ponte di volo dell'unità e rilascio di fune con verricello) dell'elicottero italiano.  

Al termine della fase in mare, l'addestramento pratico è continuato in porto.

Gli operatori subacquei italiani e marocchini si sono infatti esercitati insieme effettuando immersioni in carena, finalizzate alla ricerca e rimozione di ordigni rinvenuti sul fondale marino, proprio sotto lo scafo delle navi. Contemporaneamente gli equipaggi delle due unità, ormeggiate in banchine vicine, conducevano esercitazioni antincendio congiunte, durante le quali le squadre di sicurezza si prestavano mutua assistenza, sempre sotto l'esperta ed attenta guida degli istruttori di Maricentadd e, il team ispettivo formato dai fucilieri italiani della Brigata, effettuava un abbordaggio sul Tarik Ben Ziyad.

L'esercitazione bilaterale ITA-MAR 19 si è quindi conclusa sabato 7 dicembre con la tradizionale postex (discussione sull'andamento delle attività al termine delle stesse) a bordo dell'unità marocchina, in un clima di piena soddisfazione e con i migliori auspici di poter presto ripetere la proficua esperienza appena conclusa. 

Le esercitazioni della serie ITA-MAR nascono e si ripetono con lo scopo di rafforzare la cooperazione internazionale, approfondire la mutua conoscenza e promuovere l'interoperabilità tra le nazioni, inserendosi in un contesto di sicurezza condivisa, in risposta alle rinnovate sfide che interessano lo scacchiere strategico del Mediterraneo.