Sabato - Alla dichiarazione di neutralità, la Marina mette a disposizione della Banca d’Italia tre unità per l’accentramento presso la sede di Roma delle riserve auree custodite presso le sedi periferiche; provvederanno in tutta segretezza al trasporto dei relativi barili di monete metalliche a Civitavecchia i cacciatorpediniere Impetuoso e Ardente da Catania e Cagliari rispettivamente, e l’esploratore Quarto da Genova, con la scorta di un funzionario dell’istituto.

[Il giorno prima -1 agosto- nella riunione del Consiglio dei ministri viene riconosciuto che l’Italia non aveva né l’obbligo, né l’interesse a partecipare alla guerra; la Triplice era puramente difensiva; la guerra era stata provocata dall’Austria che aveva così violato gli articoli I e VII del Trattato: il I genericamente, perché non aveva consultato l’alleato italiano prima di avviare azioni irreparabili e il VII specificamente, perché la politica di Vienna tendeva alla modifica dello status quo nei Balcani. E’ la neutralità, una decisione legittima che sarà osservata con scrupolo. La neutralità italiana si riflette sulla dislocazione della flotta che sarà concentrata nello Ionio per non dare motivi di sospetto né agli austriaci né ai francesi, le cui aree di interesse primario, ad est e ad ovest della penisola, sono lasciate libere alla Marina italiana. Ma la neutralità non si presenterà facile da gestire]