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La battaglia, detta anche di Capo Spartivento, è una delle prime risposte italiane alla “notte di Taranto” del precedente 11 novembre. Lo scontro tra la Squadra italiana e quella britannica si risolve in un’azione d’inseguimento in cui gli incrociatori pesanti nazionali, superiori per velocità e potenza di fuoco, ingaggiano i corrispettivi avversari tirando, a partire da 23.500 metri, ben 692 colpi di grosso calibro, mettendo a segno 2 proiettili da 203 mm sull’incrociatore pesante Berwick, che ha una torre fuori uso ed un incendio a bordo tale da richiedere oltre un’ora per lo spegnimento; viene inoltre danneggiato, seppur meno gravemente, l’incrociatore Manchester. Da parte italiana, il cacciatorpediniere Lanciere incassa 3 proiettili da 152 mm, senza subire vittime a bordo.