Marina Militare

 

13 novembre 2025 Alessandro Lentini

Come ogni anno, nel periodo autunnale la Marina Militare impiega le proprie unità più moderne in attività addestrative e tecniche finalizzate a perfezionare l'impiego dei sensori e sistemi d'arma contro minacce convenzionali e ibride e a testare e validare sensori e capacità missilistiche di ultima generazione.
Queste esercitazioni, rivolte principalmente alle unità di più recente consegna e a quelle già in servizio, sono propedeutiche all'impiego operativo in qualsiasi scenario e costituiscono un banco di prova per l'addestramento degli equipaggi e il costante miglioramento dei sistemi di bordo.

Nel corso dell'ultima Missilex hanno preso parte due fregate della classe FREMM: nave Rizzo, che ha effettuato il lancio di un missile antinave Teseo MK2/A+ in configurazione telemetrica, e la nuovissima nave Spartaco Schergat - prima FREMM nella versione ASW Enhanced -, che ha condotto il primo lancio missilistico Aster 30.

L'attività si è svolta in sinergia con l'industria nazionale e in pieno coordinamento con gli enti competenti per il controllo dello spazio marittimo e aereo.

Il 29 ottobre, Nave Rizzo ha eseguito con pieno successo il lancio del Teseo MK2/A+, che ha seguito con precisione la complessa traiettoria prevista — quattro waypoint e altrettanti cambi di quota — colpendo con precisione il bersaglio designato. Un risultato che ha confermato la piena efficienza del sistema d'arma e fissato un nuovo riferimento nella complessità degli scenari addestrativi nazionali.

Il giorno successivo, 30 ottobre 2025, l'equipaggio di Nave Spartaco Schergat ha portato a termine il suo primo lancio missilistico con un Aster 30 telemetrico dal sistema SAAM-ESD (Surface Anti-Air Missile – Extended Self Defence). Il tema di lancio, particolarmente sfidante e inedito nel suo genere non ha tuttavia rappresentato un ostacolo per il successo del lancio che ha confermato ancora una volta l'eccellenza tecnologica del sistema SAAM-ESD e la qualità addestrativa degli equipaggi.

Questo risultato rappresenta un'ulteriore conferma delle capacità tecniche e tattiche delle unità della classe FREMM, oggi pilastro della Squadra Navale, costantemente impiegate in scenari operativi di crescente complessità per garantire la sicurezza marittima e la solida, autorevole proiezione dell'Italia nel Mediterraneo globale