Marina Militare

 

14 novembre 2025 Ernesto Dicosolo

Dal 6 ottobre al 14 novembre le acque del Golfo di Taranto hanno visto nave Emilio Bianchi ed il suo equipaggio impegnati nell'affrontare, sotto la guida del personale istruttore del Centro Addestramento della Marina Militare di Taranto (MARICENTADD), il tirocinio elementare per l'acquisizione della piena capacità operativa.

Il tirocinio, della durata di sei settimane, è stato un importante evento addestrativo sviluppato tenendo in debita considerazione le peculiarità operative dell'unità, l'elevato grado di automazione ed i sistemi di ultima generazione presenti a bordo e coinvolgendo l'equipaggio in una serie di esercitazioni a difficoltà crescente, con scenari tattici sempre più complessi. Le attività hanno riguardato tutte le forme di lotta per cui nave Bianchi è stata progettata, permettendo all'equipaggio di consolidare il know how acquisito durante i corsi di specializzazione, erogati dal Centro Addestramento, sui vari impianti e sistemi di bordo.

In aggiunta l'esecuzione di manovre cinematiche semplici e complesse, navigazioni in condizioni di scarsa visibilità ed eventi di Damage Control, hanno permesso a nave Bianchi di entrare meritatamente nella linea operativa della Squadra Navale, contribuendo così al rafforzamento delle capacità operative e di proiezione della Marina Militare.

L'unità prende il nome dal palombaro Emilio Bianchi, che nella notte tra il 18 ed il 19 dicembre 1941 prese parte all'impresa di Alessandria d'Egitto scrivendo una delle pagine più audaci della storia navale italiana. Per l'impresa di Alessandria, il Capo di 3ª classe Palombaro Emilio Bianchi fu insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare nel 1944.

Nave Emilio Bianchi, progettata e costruita interamente in Italia, è la decima Fregata Europea Multi Missione (FREMM) della Classe Bergamini e la seconda, dopo l'unità gemella Spartaco Schergat, in configurazione Anti Submarine Warfare – Enhanced (ASW – E), che unisce le peculiarità di una FREMM “General Purpose" (GP) alle spiccate capacità di lotta sotto la superficie del mare tipiche delle FREMM “ASW".