Cacciamine Crotone è la quinta di otto Unità commissionate dalla Marina Militare Italiana al cantiere navale INTERMARINE (Sarzana, La Spezia), come evoluzione della classe LERICI (denominate LERICI - 2ª serie, o classe Gaeta). L'attuale unità è la seconda nave militare ad avere il nome di Crotone.

La precedente è stato un dragamine il cui primo nome era Abastro nella Regia Marina e M-120 nella Marina Imperiale Germanica da cui proveniva come preda bellica della guerra 1915-18.

Nave Crotone è stata varata nel l'11 maggio 1992, consegnata alla Marina il 2 febbraio 1994 e ha ricevuto la bandiera di combattimento il 18 maggio 1995 nella città di Crotone, dall'autorità locale.

Costituita da pochi anni città capoluogo di provincia della Calabria, sulla costa ionica, Crotone possiede un attivo porto composto da due bacini: uno è per la pesca e il diporto, l'altro è per il movimento commerciale dei containers, incrementatosi soprattutto negli ultimi anni.

La città ha antichissime origini: pare sia stata fondata da coloni Achei nel VI secolo a.C. in ottemperanza con un oracolo della Pitia, la sacerdotessa che proferiva i responsi dal tempio di Apollo a Delfi davanti ad un tripode coperto dalla pelle del serpente Pitone. Il grosso serpente venne ucciso dal dio Apollo, che riuscì così ad impossessarsi dei suoi poteri.

Crotone fu, nel periodo della Magna Grecia, un floridissimo centro commerciale e culturale. Nella città infatti visse Pitagora, filosofo e matematico: fu l'enunciatore del famoso teorema sui triangoli rettangoli e scopritore della tavola pitagorica. Emigrato da Samo egli governò la città per diversi anni fondandovi una scuola di pensiero che influenzò i costumi degli abitanti.

Nel corso delle guerre puniche poi, la città si alleò con i Cartaginesi che di conseguenza, vi si stabilirono per tre anni. Le successive dominazioni, dai Romani fino al medioevo e poi dai Bizantini, Normanni, Angioini fino ai Borboni, non riuscirono a ridare alla città lo stesso slancio e rilievo che nelle epoche più remote ebbe. Il Crest del Cacciamine Crotone rappresenta, come i precedenti Crest della classe, l'unità in moto. È più avanzata rispetto alle precedenti: evidenzia così la nuova sistemazione dell'alberatura a ridosso del fumaiolo anziché alle spalle della plancia.

Nella zona abitualmente riservata agli stemmi della città è posizionato lo stemma di Crotone: uno scudetto diviso orizzontalmente in due parti da una fascia dorata. La parte superiore su sfondo blu rappresenta il racconto mitologico della fondazione della città e riproduce il leggendario tripode della Pizia, nel tempio di Apollo e dalla sua coppa fuoriescono due serpenti con la lingua fuori. La parte inferiore è invece rossa e contiene, scritto negli antichi caratteri dell'arcaico greco, la sigla attribuita alla città QDO, l'attuale KRO.

Sovrastato dalla corona, lo stemma è invece delimitato alla base dai rami di alloro e quercia. Il nome identificativo del cacciamine "MHC Crotone" è in alto centrale nel morbido nastro sotto la corona.