Il nome di San Giusto e il motto della Nave in dialetto triestino "Coragio no manca co' semo nel giusto" (il coraggio non può e non deve mancare quando ci si batte per una giusta causa) legano indissolubilmente l'Unità alla città di Trieste. Il Crest, come lo stemma di Trieste, reca infatti l'alabarda, rappresentata emergente dai flutti, per ricordare come, secondo la leggenda, San Giusto, gettato in mare durante la persecuzione di Diocleziano (303 a.a.) fu restituito dalle acque sulla spiaggia di Trieste.
La vocazione "anfibia" dell'Unità è rappresentata dal leone simbolo da sempre dell’omonimo Battaglione (oggi Brigata Marina), che ha scritto innumerevoli pagine di eroismo nella storia della Marina Militare ed imbarca sull’Unità nel corso di eventi operativi e addestrativi. Infine il timone, simbolo dell'Accademia Navale, ricorda la funzione con cui è nata l’Unità (e recentemente “sacrificata” ad un più assiduo impiego operativo), di Nave Scuola destinata ad addestrare le giovani leve della Marina e ad educare all'amore per la Patria e per il mare.
Il “San Giusto” è un’unità da sbarco tipo LPD di concezione analoga alle due precedenti della classe “San Giorgio” pur presentando alcune varianti rispetto a queste, quali disponibilità di un ponte di volo single spot, presenza di un sistema di Comando e Controllo più evoluto, maggiore disponibilità di sistemazioni logistiche interne, maggiori dimensioni dell’isola, disponibilità di artiglieria di calibro 76/62.
Le caratteristiche di impiego della Nave, estremamente flessibile per costruzione e di collaudata funzionalità a seguito delle numerose attività svolte, la rendono capace di operare con diversi profili di impiego nell'ambito delle missioni assegnabili in qualità di:
- Unità sede di Comando Complesso: così come già certificato in ambito NATO e così come sperimentato sul campo nell’ambito di importanti esercitazioni ed operazioni, l’Unità è in grado di imbarcare e supportare nelle sue funzioni un Comando Complesso sino a livello di Maritime Component Commander (MCC). In particolare, sono disponibili a bordo:
• due ampie aree allestite quali STAFF-ROOM,con postazioni di lavoro singole, aree di pianificazione e condotta delle operazioni, sale riunioni e VTC ecc.;
• una Centrale Operativa Anfibia, adiacente ed interoperabile con quella di Combattimento per la gestione della situazione corrente;
• un sistema di telecomunicazioni, dalle spinte capacità di comunicazioni satellitari e convenzionali, reti informatiche classificate e non che consentono l’integrabilità dello staff imbarcato con altri Comandi, Enti, Agenzie, nazionali ed esteri;
• supporto logistico, con specifico riferimento ad alloggi singoli e multipli per circa 300 posti branda, servizi ricreativi, lavanderia, mensa, bar, palestra ecc..
• In un’ottica dual-use dello strumento militare, gli spazi, i sistemi e le professionalità disponibili a bordo, sono impiegabili anche a favore di agenzie, organizzazioni civili che operano nell’ambito delle emergenze, es: PROCIV e OMS.
- Unità di assalto anfibio con possibilità di impiego per due elicotteri tipo SH-3D/EH-101/AB212/NH90. La funzione di gestione dei carichi trasportabili è sfruttabile anche per l’imbarco/sbarco di materiali per il supporto a popolazioni colpite da calamità naturali e/o che versano in condizioni socio-economiche di necessità;
- Unità di supporto sanitario, con un’area ospedaliera attrezzabile fino alla classificazione NATO di livello Role 1 (in fase di potenziamento a Role 2), ovvero la possibilità di effettuare:
• visite mediche e terapie ambulatorie e d’emergenza;
• terapie odontoiatriche d’urgenza;
• esami radiologici e di laboratorio;
• interventi chirurgici salvavita e salva arti;
• terapia precoce delle ustioni.
Per garantire questo livello di supporto sanitario, quando necessario, viene imbarcato un team di chirurgia d'urgenza (anestesista, chirurgo, ortopedico ed odontoiatra). Anche in questo settore, le apparecchiature mediche imbarcate, gli spazi e le professionalità disponibili a bordo sono sostanzialmente compatibili e paragonabili a strutture sanitarie quali i Posti Medici Avanzati (PMA) ed i Posti di Assistenza Socio-Sanitari (PASS), indispensabili per il pronto ed immediato intervento in aree calamitate.