Le Fregate Europee Multi-Missione di nuova generazione (FFGH), commissionate a Fincantieri e frutto della cooperazione internazionale con la Francia, costituiscono “la spina dorsale" della Componente navale di superficie della Marina Militare, esse, infatti, sostituiscono le 4 Fregate Classe “Lupo" (già radiate), le 4 Fregate della classe “Soldati" (già radiate) e le 8 Fregate della Classe “Maestrale" (solo due attualmente operative). Il programma – sotto la gestione di OCCAR, l'Organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti, prevede l'acquisizione di 10 fregate multi-missione (6 in versione “General Purpose" caratterizzate da elevata flessibilità di impiego operativo e 4 versione antisommergibile - caratterizzate da maggiori capacità e skill nella forma di lotta sotto la superficie). Nel corso del 2020, la Marina Egiziana ha acquisito le ultime 2 fregate FREMM che erano destinate all'Italia, e quindi, tra il dicembre 2020 e l'aprile 2021 queste sono state consegnate all'Egitto (Al-Galala FFG -1002, ex Spartaco Schergat - F 598, e Bernees - FFG-1003, ex Emilio Bianchi - F 589).
L'industria nazionale ha quindi - sin da subito - ripreso il Programma di costruzione navale delle ultime due FREMM a favore della Marina Militare, per le quali è stata individuata una terza versione di allestimento, FREMM ASW E (Anti Submarine Warfare Enahnced), che andasse ulteriormente ad ottimizzare le caratteristiche operative delle precedenti due. Infatti, nave Schergat e nave Bianchi saranno quindi equipaggiate con sistemi peculiari sia della versione General Purpose (GP), ovvero con capacità complessive configurate per fornire un bilanciato contributo in tutte le forme di lotta, che di quella antisommergibile (ASW), ovvero con spiccate capacità antisommergibile per le operazioni di sea-control, a protezione delle linee marittime di comunicazione e di interdizione navale.
Nave “Spartaco Schergat", nona Unità tipo FREMM, ottimizzata nella versione “Multiruolo", potrà essere impiegata nei teatri operativi nazionali ed internazionali nello svolgimento di molteplici tipologie di missione, anche quale Unità sede di Comando Complesso; avrà spiccate capacità di difesa subacquea, di superficie ed aerea. Inoltre, l'Unità sarà in grado di operare nei contesti joint/combined.
I requisiti operativi redatti per questa classe di Unità sono all'avanguardia, dovendo svolgere uno spettro di attività molto diversificate, con dislocazioni operative continuative di 6 mesi, e con un equipaggio imbarcato praticamente dimezzato rispetto alle Fregate della precedente generazione.
A fronte di una tale diversificazione d'impiego, è stata prevista una accentuata spinta automazione degli impianti di bordo, tutti allo stato dell'arte e appartenenti alla totalità dei servizi di bordo, una elevata disponibilità operativa conseguente anche al nuovo ed ottimizzato profilo manutentivo, una elevata autonomia e standard logistici idonei per missioni di lunga durata in teatri operativi, anche al di fuori del Mediterraneo allargato.
Tali caratteristiche, che evidenziano elementi innovativi rispetto a quanto realizzato per le costruzioni navali Classe Cavour ed Orizzonte, hanno richiesto un significativo sforzo progettuale, organizzativo e gestionale con studi di Human factor ad un livello di dettaglio mai raggiunto prima grazie ad una collaborazione sinergica tra la Marina Militare e l'industria privata orbitante nel comparto Difesa.
Il moderno sistema propulsivo, di tipo ibrido CODLAG (COmbined Diesel-electric And Gas turbine), è costituito da una turbina a gas da 32 MW, due motori elettrici reversibili, montati sugli assi, da 2,15 MW ciascuno, due eliche a passo variabile e quattro diesel generatori con motori da 2.1 MW, 1 motore elettrico con elica prodiera azimutale retrattile; la propulsione è progettata per assumere diversi assetti e velocità in funzione della configurazione operativa assunta, e può spingere la nave ad oltre 27 nodi; l'Unità è in grado di percorrere fino a 6000 miglia nautiche alla velocità di crociera di 15 nodi. L'energia prodotta a bordo, la propulsione e tutti i sistemi di controllo sono governati da un sistema integrato di gestione della piattaforma.
Il sistema di combattimento esprime capacità di Difesa aerea estesa, SAAM ESD (Extended Self Defence), basata sul missile superficie/aria SAAM ASTER 15 e ASTER 30 e sul radar multi-funzione (MFR-A) a moduli attivi (TRM - Transmit Receive Module). Inoltre, ad integrazione delle precedenti versioni GP, sarà dotata dei sistemi di ricerca e contrasto alla minaccia subacquea già installati sulle FREMM versione antisom (di particolare rilievo, la suite sensoriale acustica avrà il sistema sonar a scafo BMS, quello a profondità variabile TB, la cortina idrofonica passiva rimorchiata TA (sistema integrato CAPTAS 4) ed il sistema di lancio contromisure di difesa antisiluro nella lotta ASW ODSL-20).
L'Unità sarà, altresì, dotata dei più moderni sistemi d'arma di difesa antinave, tra cui missili superficie-superficie TESEO MK2/A, e, per la difesa antisom, due sistemi lanciasiluri da 324 mm per l'impiego del siluro leggero antisommergibile Eurotorp MU90; ancora, avranno un impianto cannone 127/64 mm Light Weight, che impiega sia munizionamento del tipo convenzionale sia il munizionamento Vulcano a guida inerziale/GPS, un impianto 76/62 mm DAVIDE in grado di impiegare munizionamento guidato DART in funzione antimissile, e 2 mitragliere 25/80 mm Otomelara Oerlikon KBA oltre a sofisticati sistemi di guerra elettronica sia attivi che passivi. L'Unità è progettata per imbarcare e integrarsi con elicotteri EH-101 e NH-90, allungando considerevolmente il braccio operativo svolgimento delle missioni assegnate ad un dispositivo aeronavale in cui è integrata. Ha infine capacità di stivaggio di 2 RHIB a chiglia rigida da centro nave.