Bollettini di guerra - Azioni navali nel settembre 1915

 

6 settembre


6 settembre.jpgDue idrovolanti austriaci hanno ieri nel pomeriggio lanciato bombe sulla laguna veneta senza produrre alcun danno. Uno di essi, colpito dalle nostre artiglierie, dové posarsi sul mare. I due ufficiali elio lo guidavano furono fatti prigionieri da nostre torpediniere. L’apparecchio affondò.

 

13 settembre


13 settembre.jpgIl sommergibile francese Papin, aggregato alle nostre Forze navali, silurò il giorno 9 corrente nel medio Adriatico, presso Capo Planka, un gruppo di torpediniere austriache, colpendone gravemente una.

THAON DI REVEL

 

21 settembre


21 settembre.jpgSi hanno i seguenti particolari sull’attacco compiuto dal sommergibile francese Papin, aggregato alle nostre forze navali, contro un gruppo di siluranti austriache avvistate al largo di Capo Planka (a ovest di Spalato). Queste correvano alla velocità di quindici nodi, ed il Papin dirigeva il suo attacco a un cacciatorpediniere del tipo Huszar, quando una torpediniera nemica si frappose fra il sommergibile ed il cacciatorpediniere Huszar. Il Papin non esitò a lanciare i suoi siluri, dei quali uno colpì la torpediniera, danneggiandola gravemente. Il comandante del sommergibile non crede sia la 51 T di 200 tonnellate, del 1906, come fu comunicato nel bollettino austriaco, ma invece una di tipo più moderno, di 250 tonn.

 

28 settembre


28 settembre.jpgCause non ancora ben determinate hanno provocato, nel porto di Brindisi, un incendio seguito da esplosione nella santa barbara dl poppa della Regia nave Benedetto Brin. È da escludersi l’intervento di qualunque agente esterno. Sinora risultano superstiti 8 ufficiali e 379 uomini dell’ equipaggio. Tra i morti accertati è il contrammiraglio Rubin di Cervin. In relazione all’ esplosione della Regia nave Benedetto Brin, il Presidente del Consiglio, on. Salandra, ha diretto a S. A. R. il Duca degli Abruzzi, comandante delle forze navali, il seguente telegramma: « Ho letto il rapporto dell’Ammiraglio Presbitero, relativo all’esplosione della Regia nave Benedetto Brin. Vi si afferma che una Commissione è stata nominata per procedere ad una immediata in chiesta intesa ad accertare le cause dell’esplosione. « La Commissione proceda pure alle sue constatazioni con l’aiuto dei tecnici che sono stati richiesti. Ma io, interprete e partecipe della grave impressione che la notizia della perdita della poderosa nave e di tante vite di valorosi ufficiali e marinai produrrà nel Paese,prego Vostra Altezza Reale di assumersi direttamente il compito di accertare le cause del doloroso fatto, ricercando senza riguardi a persone le eventuali responsabilità, e rassicurando il Paese e la Marina, che deve e vuole essere esposta ai colpi del nemico, ma non a rischi immani, derivanti forse da negligenze o da acquiescenze, le quali, se vi sono state, debbono essere rigorosamente accertate, di chiarate e punite.».

 

29 settembre


I lavori di ricupero dei materiali della Regia nave Benedetto Brin procedono attivamente. Sono state smantellate le sovrastrutture rovesciatesi verso il palco di comando. Alcuni cannoni sono stati già ricuperati e si stanno attivando i mezzi per il ricupero delle maggiori artiglierie.

29 settembre.jpg 29 settembre.jpg

Pontoni armati Cucco e Vodice, le armi del Brin rientrano in azione: Come già l’equipaggio dell’Amalfi, sceso dalla propria nave per formare il primo nucleo del futuro Reggimento San Marco, anche l’armamento della corazzata Benedetto Brin si trasformerà in una nuova spina nel fianco dell’avversario.