Il Comando Logistico della Marina Militare è stato istituito il 1° maggio del 2013, a Roma, per poi essere trasferito, dal 1° novembre del 2013, nella struttura di Nisida, resa ormai libera dall'Alleanza Atlantica che ha trasferito il Comando della componente navale in Inghilterra.

Nella nuova filosofia di utilizzo delle infrastrutture, la Forza Armata ha anche rivisto l'utilizzo delle sue pertinenze già presenti nell'area partenopea: in questo contesto s'inquadra la riconfigurazione in chiave operativa del Deposito Munizioni di Montagna Spaccata e del Deposito Materiali di Miliscola, nonché il pieno utilizzo del primo tratto del molo San Vincenzo come attracco per Unità Navali di medio tonnellaggio.

In tale ambito si colloca la presenza congiunta di tre Navi della Marina Militare che ormai fanno base fissa presso lo storico molo napoletano. Normalmente si tratta di un Moto Trasporto Fari destinato a coadiuvare il lavoro della locale Sezione Fari (a Napoli è stata ubicata anche la Direzione Fari e Segnalamenti che ha giurisdizione a livello nazionale), un Moto Trasporto Costiero per assicurare le necessarie capacità di spostamento marittimo di generi tra le principali basi della Forza Armata, e un Cacciamine che consente il tempestivo controllo e l'eventuale bonifica delle linee di accesso allo scalo partenopeo e degli altri principali approdi regionali oppure di un'Unità idrografica.

La Marina Militare, oggi come nel passato, non può fare a meno di Napoli, una Base Navale nel Tirreno tra gli arsenali di La Spezia e Augusta, e dei napoletani (sono moltissimi le donne e gli uomini che lavorano per essa tanto da rappresentare una delle comunità più numerose).

Proprio per sottolineare il legame che lega indissolubilmente la città partenopea con la Forza Armata, lo Stato Maggiore della Marina Militare sceglie Napoli per organizzare alcuni dei suoi eventi più significativi ed è in quest'ottica che s'inquadra lo svolgimento, all'ombra del Vesuvio, del CHENs, manifestazione di grandissimo rilievo internazionale che l'Italia ha avuto l'onore e l'onere di ospitare e organizzare.