Uno dei bastioni delle cosiddette “Mura Vecchie”, la cinta fortificata di Genova, agli inizi del 1600 San Giorgio era presidiato da una guarnigione di “sei thedeschi quali fanno la sentinella” privi di “artilleria” e nella prima metà del 1700 era una “polveriera dell’Arsenale” o “casetta”.

Nel 1819, dopo l’annessione della Liguria al Piemonte, il bastione venne espropriato, per L. 13.350,00, a tal Gio Batta Tagliafico “proprietario di casa civile e giardino all’interno del Bastione” e restituito al Servizio delle Fortificazioni per la costruzione del Forte San Giorgio.
Nel 1849, temendo la cessione della città agli austriaci, il popolo genovese insorse contro il governo sabaudo e, innalzando una bandiera con la scritta “Genovesi a San Giorgio”, occupò il forte, iniziandone lo smantellamento.
Nel seguente disegno del 1852, il forte appare quasi completamente distrutto.

Nel 1858 venne approvato il progetto per la costruzione, sulle rovine del forte, di un Osservatorio Astronomico, per provvedere alla determinazione, conservazione e distribuzione dell’ora alle navi militari e civili e alla popolazione.
Dal 1872 ospita l’Istituto Idrografico della Marina.