Marina Militare


Un breve ma intenso addestramento, che ha permesso al personale delle due fregate di misurarsi in un contesto multinazionale

21 agosto 2018 Anna Cinzia Corda

Condivisione MSA – Maritime Situational Awareness addestramento congiunto e reciproca conoscenza con particolare attenzione alle giovani generazioni. Questi sono stati i termini entro cui si è sviluppato l'incontro tra il Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano e il Comandante in Capo della Marina egiziana, ammiraglio di squadra Ahmed Kaled Hassan, lo scorso 13 agosto, in concomitanza con la sosta ad Alessandria d'Egitto della fregata multimissione Carlo Margottini, al termine della partecipazione alla missione Atalanta in Oceano Indiano.

"L'Italia e l'Egitto sono come due entità che si affacciano sullo stesso lago" del quale ne condividono le sorti. Con queste parole il comandante della Marina Militare egiziana ha espresso sentimenti di vicinanza e profonda stima e ammirazione per quello che ogni giorno gli uomini e le donne della Marina Militare italiana fanno. Il bisogno di cooperare nasce dalla reale esigenza di contrastare in modo univoco e congiunto il terrorismo e le attività illecite che possono minare la sicurezza del più vicino Mare Nostrum, ma in generale di tutti gli spazi marittimi.

Nell'ottica di tessere fin da subito la trama di una robusta cooperazione bilaterale, sono state mostrate le eccellenze della Marina egiziana, tra cui il nuovo simulatore dei sommergibili e della FREMM, l'unità anfibia ENS Anwar El Sadat (classe Mistral) e la corvetta ENS El Fateh (classe Gowind). La visita si è poi conclusa sul suolo italiano, a bordo di nave Margottini, preludio della PASSEX svolta il giorno successivo nelle acque antistanti il porto di Alessandria d'Egitto con la fregata multi missione ENS Tahya Misr.

La FREMM italiana è stata impegnata nell'esecuzione di manovre cinematiche semplici e complesse ed ha addestrato il proprio team specialistico nel rilascio del team della Brigata Marina San Marco sull'unità Tahya Misr dall'elicottero SH-90 italiano tramite barbettone. L'opportunità addestrativa ha permesso altresì ai team specialistici egiziani di condurre una simulazione di boarding cooperativo a bordo del Margottini, durante il quale i militari egiziani hanno simulato un'ispezione ad un mercantile.

Un breve ma intenso addestramento, che ha permesso al personale delle due fregate di misurarsi in un contesto multinazionale, che ha favorito l'accrescimento dell'interoperabilità delle unità partecipanti e consolidato con i fatti quanto concordato con ferme e concrete parole.

Al termine dell'attività in mare, nave Margottini ha ripreso la navigazione verso il porto di La Spezia, ultima tappa di un lungo periodo di missione iniziato lo scorso 20 febbraio.