Marina Militare

I nove ragazzi, dai 16 ai 18 anni hanno condotto un esperimento di fisica per lo studio dei muoni cosmici

3 giugno 2025 Alessandro Lentini

​Venerdì 30 maggio, nel porto di Civitavecchia, nave Palmaria ha ospitato una rappresentanza del Liceo Scientifico “Pascal" di Pomezia in provincia di Roma.

I nove ragazzi, dai 16 ai 18 anni, accompagnati dal professor Astarita hanno condotto un esperimento di fisica per lo studio dei muoni cosmici, particelle cariche che si producono in atmosfera.
I ragazzi, dotati di un piccolo rivelatore di particelle, hanno svolto una serie di misure volte a capire se la superficie del mare e la batimetrica avessero un'influenza sul numero di particelle rilevabili rispetto a terra.

L'esperimento si colloca nell'ambito del progetto EEE (Extreme Energy Events) che il CREF (Centro di Ricerche Enrico Fermi) e l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) propongono alle scuole da diversi anni per avvicinarli alla ricerca scientifica.

Tra le docili onde di fronte la costa laziale di Civitavecchia i ragazzi, per lo più alla prima esperienza a bordo di una nave militare, hanno portato a termine il loro esperimento mentre facevano conoscenza dell'equipaggio e della nave, una Moto Trasporto Fari impegnata in una campagna estiva di assistenza e manutenzione dei segnalamenti marittimi lungo il litorale toscano, necessario a garantire la sicurezza della navigazione in prossimità delle acque costiere.

Nave Palmaria, al comando del tenente di vascello Diletta Guido, è dotata di una gru in grado di sollevare fino a 15 tonnellate di peso e di un argano di potenza idoneo a spostare i pesanti massi d'ormeggio dei segnalamenti marittimi ed effettuare così la posa e il recupero di boe, fanali, mede, catenarie, ancore e tanto altro.

Ma non solo: è anche progettata per fornire supporto logistico e assicurare il rifornimento d'acqua potabile ad altre navi o isole, nonché effettuare il trasporto di materiale vario anche nel caso di calamità naturali raggiungendo approdi ove è impossibile giungere via terra grazie al suo ridotto pescaggio.