Dal 2002, anno in cui venne paventata da fonti scientifiche e giornalistiche locali la possibilità di modificazioni repentine del fondale marino nella zona a sud di Sciacca, denominata Banco di Graham (la ex isola Ferdinandea),il personale dell'Istituto Idrografico della Marina provvede ad effettuare periodiche campagne di rilievo dell'area per verificare la consistenza dell'eventuale fenomeno di sollevamento del fondale marino.

L’isola di Ferdinandea affiorò e scomparve sott’acqua un certo numero di volte, a partire dal 10 a.C.. La sua apparizione più recente risale al luglio 1831. Al suo massimo, l’isola raggiunse 4.800 metri di circonferenza e 63 di altezza. Scrive Michele Arena: “Presto si vide emergere un'isoletta che crebbe sempre in eruzione e raggiunse, il 4 agosto, una base di tre miglia di circonferenza ed un'altezza di sessanta metri, con due preminenze, una da levante ed una da tramontana, a guisa di due montagne legate insieme; con due laghetti bollenti”. Furono molti i Paesi interessati a rivendicarne il possesso, a causa della sua posizione strategica, ma il conflitto si risolse da solo quando l’isola si inabissò nuovamente nel mese di dicembre.

I dati raccolti dall’I.I.M. nel corso degli anni sembrano escludere ipotesi di innalzamento del fondale marino dell'area, che si è mantenuto stabile a 7 metri sotto il livello del mare. Data la natura vulcanica dei Campi Flegrei del Mare di Sicilia, la soglia di attenzione rimane alta, in maniera da cogliere eventuali sintomi anomali con la massima tempestività.