Aretusa
"Arethusa undis prospicit"
La nave e la storia
Aretusa (5304), nave idro-oceanografica, è stata consegnata alla Marina Militare nel 2002, unitamente a Nave Galatea (5308), seconda Unità classe “Ninfe”. L’Unità, dalla peculiare architettura a catamarano, è interamente realizzata in materiale composito FRP (Fibre Reinforced Plastic).

Le dimensioni dell’Unità sono le seguenti:
• Dislocamento: 415 t.
• Lunghezza: 39,21 m.
• Larghezza: 12,60 m.
• Immersione: 2.50 m.
• Autonomia: 1700 miglia a 13 nodi.


La nave e’ stata concepita per condurre attività idro-oceanografiche che si concretizzano nella realizzazione di rilievi portuali, costieri e d'altura attraverso operazioni di:
• scandagliamento;
• topografia della linea di costa e delle opere portuali;
• determinazione della natura del fondo marino;
• raccolta di informazioni geografiche nautiche finalizzate all’aggiornamento della documentazione nautica;
• individuazione di scafi affondati o di ostacoli sommersi pericolosi per la navigazione. 

I dati così raccolti sono controllati e valorizzati tramite l’utilizzo di software dedicati. I rilievi effettuati consentono all’Istituto Idrografico della Marina di produrre:
• cartografia Nautica tradizionale ed elettronica per la sicurezza della navigazione;
• cartografia Militare;
• documentazione nautica, tecnica e scientifica utile per i naviganti.
La leggenda vuole che Aretusa fosse la più bella fra le ninfe dell’Arcadia. Diana le voleva molto bene e la portava con sé nelle sue battute di caccia. Una sera, dopo una lunga giornata trascorsa a cacciare, stanca e assetata Aretusa si immerse nelle acque limpide di un fiume. Si trattava in realtà del dio Alfeo, figlio di Oceano e Tetide, che si innamorò perdutamente di lei. Ma la ninfa fuggì “come una cerva inseguita” e corse per monti e per valli finché Diana, per salvarla, la trasformò in una limpida fonte e la trasportò fino a Ortigia, nei pressi di Siracusa.
Altre unità della Marina che hanno portato il nome Aretusa:
• Torpediniera da 1000 tonnellate della classe Partenope costruita nel 1889 presso i Cantieri Navali Orlando di Livorno. Svolse principalmente, come le altre unità della classe, servizio di stazione nelle nostre colonie in Mar Rosso e Mediterraneo Orientale. Termino la vita operativa a Massaua nel 1912 dove prestò l’ultimo servizio come Nave Guardia Porto e nel 1918 venne radiata dal servizio.

• Torpediniera della Classe Spica, serie Alcione, costruita nel 1938. Sopravvissuta al II° Conflitto Mondiale, venne in seguito trasformata in Fregata Antisommergibile (FF 556). Venne radiata nel 1958.