"Felix galatea vivas"
La nave e la storia
La nave idro-oceanografica Galatea è stata consegnata alla Marina Militare nel 2002.
Con architettura a catamarano, è interamente realizzata in materiale composito FRP (Fibre Reinforced Plastic) ed è stata concepita per condurre attività idro-oceanografiche, e in particolare la misura della profondità delle acque in porti, aree costiere e zone d'altura. I rilievi sono finalizzati all’aggiornamento ed alla produzione di nuove carte nautiche dei Mari d’Italia (a cura dell’Istituto Istituto Idrografico della Marina nelle vesti di Organo Cartografico  Ufficiale dello Stato).
 

Le principali caratteristiche dell’unità sono le seguenti:
• Dislocamento a pieno carico: 415 t.
• Lunghezza: 39,21 m.
• Larghezza: 12,60 m.
• Immersione: 2,50 m.
• Autonomia: 1700 miglia a 13 nodi.


Principali attività:
• scandagliamento dei fondali;
• ricerca di relitti e di scafi affondati o di ostacoli sommersi pericolosi per la navigazione;
• topografia della linea di costa e delle opere portuali;
• determinazione della natura del fondo marino;
• raccolta di informazioni finalizzate all’aggiornamento della documentazione nautica. 

I dati raccolti sono controllati e valorizzati già a bordo tramite l’utilizzo di software dedicati.
Dopo un ulteriore verifica in istituto, i dati vengono utilizzati per la produzione di:
• cartografia nautica tradizionale ed elettronica per tutti i naviganti;
• cartografia militare;
• documentazione nautica, tecnica e scientifica utile per i naviganti;
• data base oceanografici ad uso scientifico.
Galatea era una ninfa marina, figlia di Nereo e di Doride.
Il pastore Polifemo la amava follemente, ma Galatea lo respingeva perché era innamorata di un altro pastore, Aci. Secondo la leggenda, pazzo di gelosia dopo aver scoperto i due amanti in teneri atteggiamenti, Polifemo uccise Aci con un masso.  Galatea allora, disperata, si trasformò in fonte.

Il mito di Galatea fu rappresentato in affresco da Baldassarre Peruzzi (1481-1536) nella Farnesina in Roma e da Raffaello Sanzio (1483-1520), nello stesso palazzo.