Taranto
Esploratore



Profilo


In navigazione nel primo dopoguerra


Cantiere:

Arsenale di Wilhelmshaven - Germania
Impostazione: 1910
Varo: 1911
Completamento: 1912
Incorporamento: 1920
Perdita: 1943

Dislocamento:

Normale: 4.570 Tonn.
Pieno carico: 5.933 Tonn.

Dimensioni:

Lunghezza: 138,7 (f.t.) - 130,4 (p.p.) mt.
Larghezza: 13,5 mt.
Immersione: 6,0 mt..

Apparato motore:

16 caldaie
2 turbine
2 eliche
Potenza: 25.000 HP

Velocità:

27 nodi

Combustibile:

106 Tonn. di nafta
1.200 Tonn. di carbone

Autonomia:

5.820 miglia a 12 nodi

Protezione:

Orizzontale: 60 mm.
Verticale: 60 mm.
Artiglierie: 50 mm.
Torrione: 100 mm.

Armamento:

7 pezzi da 150/45
2 pezzi da 88/45
4 tubi lanciasiluri da 400 mm.
120 mine

Equipaggio:

461

Ex. tedesco (Strassburg) ceduto nel 1920 ed entrato in servizio nel 1925. Classificato esploratore sino al 1929, ebbe sostituiti i pezzi da 88 con due pezzi da 76/40 e vennero mantenuti solo due tubi lanciasiluri. Nel 1926 imbarcò un idrovolante che ebbe in dotazione sino al 1936. Nel periodo 1936 - 1937 fu sottoposto a lavori di grande ammodernamento che comportarono la riduzione da 16 a 14 caldaie e lo sbarco del fumaiolo anteriore.

Durante la seconda guerra mondiale l'unità svolse 11 missioni di guerra, 6 delle quali per posa di mine. Si autoaffondò a La Spezia il 9 settembre 1943, in relazione agli eventi susseguenti l'armistizio, per non cadere in mano ai tedeschi che successivamente lo recuperarono per ostruire il passaggio della diga foranea.

Affondato nuovamente per bombardamento aereo alleato il 23 ottobre 1943, fu ancora una volta portato a galla dai tedeschi per andare definitamente perduto, ancora una volta per incursione aerea, il 23 settembre 1944. Il relitto fu demolito nel dopoguerra.