MAS
Mezzi d'assalto
Grillo



 


 


Cantiere:

Officine di Venezia
Impostazione: 1917
Varo: 1918
perdita: 1918

Dislocamento:

8 t

Dimensioni:

Lunghezza: 16 m
Larghezza: 3,10 m
Immersione: 0,70 m

Apparato motore:

2 motori elettrici
1 batteria 
Potenza: 10 cv

Velocità:

4 nodi

Autonomia:

30 mgl

Armamento:

2 tenaglie lanciasiluri da 450 mm

Equipaggio:

4

Il Barchino Saltatore era un mezzo navale di superficie costruito per superare le ostruzioni retali che proteggevano i porti e le unità alla fonda. Per permettere ciò, il barchino era dotato sui due lati, di due catene "Galles" continue munite di ganci o ramponi tese da tre coppie di pulegge ed entro due guide, come i cingoli di un carro armato. Il movimento delle due catene, mosse da motore elettrico permetteva al mezzo di aggrapparsi all'ostruzione da superare e progredire su di essa fino a scavalcarla. Ne furono costruiti quattro Grillo-Pulce-Locusta-Cavalletta.
L'unica azione bellica fu il forzamento della base di Pola effettuato nella notte tra il 13 e il 14 maggio 1918, quando il Grillo, rimorchiato da una torpediniera lascia Venezia per raggiungere Pola. Al comando del Tenente di Vascello Mario Pellegrini gli altri uomini dell'equipaggio cominciano con le tronchesi a taglare i cavi troppo alti per il Grillo: subito dopo un fascio luminoso illumina il mezzo d'assalto. A quel punto Il T.V. Pellegrini lascia che il Grillo superi la rete, ricadendo al di là con un forte tonfo. Un cannone e varie mitragliatrici aprono il fuoco contro il mezzo, che crivellato di colpi e con un solo motore cercava di superare il secondo sbarramento. A quel punto, mentre l'unità cominciava ad affondare, il T.V. Pellegrini innescò le cariche di distruzione del mezzo. Recuperati da una torpediniera Austriaca, sentirono poco dopo una esplosione provenire dal fondo del mare