Gli ufficiali del Corpo di commissariato forniscono alla Marina Militare un importante contributo nel settore finanziario, legale, amministrativo e logistico, perpetuando in pace come in guerra le gloriose tradizioni marinare della Forza Armata. I Commissari di Marina nacquero nel XVI secolo ad opera di Cosimo I de Medici, che dotò le galere e i galeoni della marina toscana di ufficiali incaricati di assicurare l’applicazione delle leggi e degli accordi commerciali nei porti dove le navi si recavano. La figura si diffuse rapidamente nelle marinerie europee e, in Italia, venne estesa dapprima alla marina sarda quindi, nel 1861, al neo costituito Regno d’Italia.
FORMAZIONE: Gli Ufficiali del Corpo di commissariato, al termine del ciclo di studi in Accademia Navale, che li porta al conseguimento della laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Pisa, vengono inviati per un periodo di circa 2 anni a bordo delle unità navali dove assumono l'incarico di ufficiale addetto al Servizio logistico.
Successivamente vengono inviati presso i Comandi/Enti a terra – incluso lo Stato Maggiore della Marina – per ampliare ulteriormente il proprio bagaglio professionale e di esperienza, anche attraverso la frequenza di numerosi corsi specialistici (tirocinio presso l'Avvocatura generale dello Stato, corsi di gestione delle scorte navali e per specialista di elicottero, ecc.). Conseguito il grado di tenente di vascello, sono inviati nuovamente a bordo per un periodo di circa due anni con l'incarico di Capo servizio logistico.
L'IMPIEGO: A bordo delle unità navali l'ufficiale commissario è investito di numerosi compiti e responsabilità in vari settori, tra cui la gestione amministrativa, finanziaria e logistica, l'approvvigionamento e la gestione dei materiali e delle apparecchiature per il mantenimento in efficienza della nave e della componente aerea imbarcata, la consulenza in materia legale e di giustizia e disciplina, nonché ogni altro incarico, anche in materia di relazioni esterne, specificamente affidatogli dal Comando di bordo.
Lo sviluppo di carriera vede gli ufficiali Commissari impiegati presso i Comandi/Enti a terra in molteplici settori di impiego e con crescenti livelli di responsabilità. Si segnalano, in particolare, l'attività di gestione e controllo amministrativo/logistico, la programmazione finanziaria in coordinamento con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'attività di indirizzo in materia di gestione del personale e di giustizia e disciplina.
Inoltre, a seguito del crescente coinvolgimento della Marina in attività a tutela della legalità internazionale, umanitarie e di peace-keeping, in mari vicini e lontani (Oceano Indiano, Golfo Persico, Libano, emergenze umanitarie in Indonesia e ad Haiti, etc.), alcuni ufficiali commissari vengono temporaneamente assegnati alle navi e ai comandi operativi dislocati nelle aree di crisi con incarichi di consulenza legale in materia di diritto internazionale, umanitario e di applicazione delle regole di ingaggio per la missione; a tal fine essi ricevono una formazione professionale specialistica incentrata su corsi di diritto umanitario, master universitari dedicati, tirocini presso marine estere, ecc.
I CORSI: Con il passaggio ai gradi di capitano di corvetta o capitano di fregata, gli ufficiali commissari vengono avviati ai corsi Normale di Stato Maggiore e Superiore di Stato Maggiore Interforze, che li preparano - in un'ottica manageriale e a stretto contatto con i colleghi delle altre Forze armate italiane ed estere - all'assunzione di incarichi di alta responsabilità e successivamente, nei gradi di capitano di vascello e di ammiraglio, alla dirigenza.
Agli ufficiali del Corpo di commissariato sono inoltre destinati alcuni incarichi all'estero in ambito Nato e internazionale/multinazionale.
All'apice della carriera gli ufficiali commissari possono ricoprire, tra gli altri, gli incarichi di Capo dell'Ufficio Generale del Centro di Responsabilità Amministrativa e di capo reparto presso lo Stato Maggiore Marina, nonché quelli di Direttore generale presso gli uffici centrali del Ministero della Difesa.