Marina Militare


Dopo aver attraversato il Mediterraneo, in supporto all’Operazione NATO Sea Guardian, assolvendo compiti di sorveglianza degli spazi marittimi e contrasto alla minaccia terroristica, l’unità ha attraversato il Canale di Suez

11 gennaio 2017 Simone Fojanini

​​Continua la campagna navale in Sud-Est Asiatico e Australia della Fregata Europea Multi Missione (FREMM) Carabiniere della Marina, in navigazione verso il porto di Colombo, Sri Lanka.

Dopo aver attraversato il Mediterraneo, in supporto all’Operazione NATO Sea Guardian, assolvendo una vasta gamma di compiti, tra cui la sorveglianza degli spazi marittimi e il contrasto alla minaccia terroristica, l’unità ha attraversato il Canale di Suez proprio il giorno di Natale e per la terza volta in poco più di un anno.

Il “battesimo” di Suez è infatti avvenuto il 13 ottobre 2015 quando, designata per la missione antipirateria nell’oceano Indiano, la nave ha passato lo stretto in direzione sud, come prima unità della Marina Militare ad attraversarlo subito dopo i lavori di raddoppio, per poi transitare nuovamente nel mese di aprile 2016 con direzione nord di rientro in Patria. E ora, dopo neanche un anno, l’unità si è ritrovata al suo terzo attraversamento, un’esperienza unica per ogni marinaio che si ritrovi a navigare nelle acque del corno d’Africa.

Dopo 87,5 miglia percorse nel canale, in poco più di 11 ore, l’unità ha continuato la sua navigazione nel Mar Rosso, una prima sosta nel porto di Gedda per poi riprendere il mare alla volta di Colombo, in Sri Lanka, dove è previsto l’arrivo nella mattinata di oggi.

Lungo la rotta per Colombo l’equipaggio ha continuato l’addestramento, mirato a fronteggiare eventi di incendio e falla a bordo, crash dell’elicottero sul ponte di volo e soccorso di feriti, tutto sotto l’attenta guida di un team di istruttori del Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare, che sta seguendo l’unità per curare nel dettaglio l’addestramento delle squadre di sicurezza a bordo e trasferire all’equipaggio conoscenze teoriche e pratiche fondamentali per la difesa passiva, ma anche utili quando la nave sarà chiamata a svolgere attività di capacity building con alcuni Paesi rivieraschi in aree d'interesse nazionale.

Nave Carabiniere, tra le diverse attività che sarà chiamata a svolgere, dovrà anche assicurare presenza e sorveglianza marittima, rafforzare le attività di cooperazione già in corso con alcuni alleati trans-regionali e avviare relazioni con nuovi potenziali partner, nell’alveo dei compiti istituzionali affidati alla Forza Armata.

La campagna riflette una visione internazionale che tratteggia questo inizio di millennio come il ”secolo blu”. Quello della “crescita blu” è considerato un fattore chiave sui cui puntare per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese, in un contesto dove la marittimità rappresenta una risorsa fondamentale per la crescita commerciale, occupazionale e tecnologica.

Nel complesso il 75% del commercio estero dell’Europa e il 37% degli scambi dell’interno dell’UE si svolgono via mare, e anche i Paesi che non hanno uno sbocco sul mare ospitano nel territorio floride imprese per la produzione di attrezzature marittime.

Il mare e le coste sono il motore dell’economia e la ricerca di sempre maggiori cooperazioni è essenziale per migliorare la sicurezza marittima e garantire una “crescita blu”, che porti economia e posti di lavoro.

L’iniziativa è nata con la collaborazione di Fincantieri (sponsor principale), Leonardo, MBDA Italia, Elettronica e Telespazio.

Media Partner RTV San Marino e RAI Italia.