Marina Militare

 

1 ottobre 2025 Sara Zappitello

​​Sono Sara Zappitello, ho 23 anni e vengo da un piccolo paese della bassa friulana, di nome Fauglis, in provincia di Udine, con poco più di cinquecento abitanti. Sin da piccola ho avuto vicine le altre forze armate, attraverso degli esempi in famiglia; tuttavia la Marina risultava per me ancora tutta da scoprire, ed è stato sorprendente apprezzarne i lati a me sconosciuti.

A differenza di mio fratello, il quale sin da subito ha mostrato chiaro interesse nell’arruolarsi, il mio percorso ha attraversato fasi molto diverse. Una volta terminata la scuola superiore, infatti, ho iniziato a lavorare come commessa in un negozio sportivo e solo due anni dopo mi sono iscritta al corso di Ingegneria meccanica presso l’Università di Udine. All’inizio mi sembrava la scelta giusta ma presto ho iniziato a sentire in me il bisogno di cambiare, di mettermi alla prova uscendo dalla mia comfort zone. Spinta da queste motivazioni ho deciso di tentare il concorso in Marina Militare come allievo ufficiale.

È stato il 25 agosto 2024 la prima volta in cui ho varcato il cancello verde dell’Accademia Navale. Da questa data è iniziato il tirocinio, ricco di esperienze e attività. Solo tre settimane dopo, il sogno che tanto desideravo è poi diventato realtà: sono diventata Allievo Prima Classe e, dopo l’assegnazione dei corpi, sono entrata a far parte del Genio Infrastrutture.

Da quel momento nulla sarebbe stato più come prima: l’ingente numero di attività da svolgere, che nei giorni afosi e caldi di tirocinio sembravano così distanti da me, con il passare del tempo sono diventate pura quotidianità, e intanto iniziavo a sentirmi parte di qualcosa.

Il 7 Dicembre, il giorno del nostro Giuramento, è stato poi il vero momento in cui sono entrata ufficialmente nella grande famiglia della Marina Militare: l’emozione di aver gridato “lo giuro” assieme a coloro che ben presto sarebbero diventati fratelli, vestendo la storica divisa dell’Accademia, è stato indescrivibile e ha reso orgogliosa me e la mia famiglia.

A seguito delle due settimane di licenza natalizia, nella quale ho sperimentato per la prima volta la gioia di rivedere casa dopo mesi di assenza, sono tornata a Livorno, dove ho affrontato prima vera prova: gli esami della prima sessione. Superato questo scoglio, l’anno accademico è proseguito, intermezzato dalla settimana di addestramento con la Brigata Marina San Marco a Massafra, dove ho avuto la possibilità di mettere alla prova le mie capacità fisiche ma anche di conoscere ancora meglio i miei colleghi e me stessa.

A seguito di questa settimana, abbiamo iniziato la prima parte della Campagna d'Istruzione su nave Vespucci, un mese intenso che mi ha permesso di conoscere la vita di bordo, e che ha rappresentato per me il primo vero contatto con il mare. Ritornati nel Piazzale dell’Accademia, gli esami erano alle porte: mi aspettava l’ultimo sforzo prima di partire per la Campagna d'Istruzione su nave Trieste. Nonostante la stanchezza e la fatica psicologica, sono riuscita ad affrontare al meglio questo periodo, impegnandomi al massimo e ottenendo i risultati che mi ero prefissata.

Nave Trieste, che avevo visto per la prima volta alle prove del giuramento, è stata lo scenario di molti eventi significativi che hanno caratterizzato gli ultimi gradini di un anno lungo e faticoso. La Campagna d'Istruzione è dura e la stanchezza una compagna costante, compensata però dalla voglia di imparare e sfruttare ogni singolo momento su questa nave, simbolo di modernità e avanguardia. Essendo parte del corpo del Genio Marina sono stata a stretto contatto con il Direttore di Macchine e gli altri ingegneri di bordo con il loro staff, esplorando la sala macchine, la centrale operativa di piattaforma e molto altro ancora.

L’idea di poter contare sempre su gli altri e di poter appartenere a un corso è stata uno dei motivi che mi ha spinto a entrare in Marina, ed è stata coronata poi con la nascita del corso, avvenuta nella tratta tra Izmir e Alessandria d’Egitto. Tutta la classe chiusa per tre giorni in un unico locale della nave, la cosiddetta “terza squadra”, si è infatti data il nome di KYDOIMOS, dal greco “fragore della battaglia”, prendendo come motto “EX FRAGORE FULGOR”, dal tumulto la luce.

Dopo aver girato Francia, Spagna, Portogallo, Sud Italia, Grecia, Turchia e Egitto, le ultime tappe italiane, tra cui Portoferraio, in cui è avvenuta la tanto agognata cerimonia di passaggio di grado. Da qui, solo una settimana dopo inizierà un nuovo capitolo, la seconda classe, che nuovo inizio di una serie di infinite avventure tutte da vivere, pieni di consapevolezza e maturità.